La Juventus come Sinner, l’Inter come Djokovic. Questo il messaggio di Allegri alla vigilia della partita contro l’Empoli in casa. Alla fine, i bianconeri pareggiano allo Stadium dopo una gara giocata in inferiorità numerica a causa dell’espulsione di Milik. L’Inter del solito Lautaro Martinez invece vince per 0-1 a Firenze e riconquista la prima posizione in classifica. Il campionato è ufficiosamente terminato qui?

SINNER, CACCIATORI O GUARDIE

La finale degli Australian Open è stato il più grande esempio di “fino alla fine” che io ricordi.
Sinner sembrava spacciato ma poi è tornato in gara e ha trionfato. La sensazione è quella di essere arrivati alla conclusione di questa Serie A, ma il trionfo azzurro di ieri deve per forza di cose averci insegnato qualcosa. Anche dopo Genova avevo lo stesso mood eppure poi anche i nerazzurri sono stati fermati dallo stesso Gilardino. Continuo a pensare che l’Inter vincerà questo tricolore, ma anche ieri ero convinto che Sinner fosse ormai stato sconfitto dopo i primi due set di svantaggio.
Lo sport insegna, noi dobbiamo soltanto cogliere e imparare. 

DJOKOVIC, LEPRI O LADRI

Inter Juve è già iniziata da tempo a livello mediatico. Una vera e propria partita di tennis con Allegri al servizio e Marotta pronto a ricevere. Simone Inzaghi cerca di farsi da parte e pensare soltanto al campo. L’Inter rimane la squadra più forte e organizzata della competizione, viene da una finale di Champions League, e propone un calcio apprezzabile ed efficace.
Ha una partita da recuperare, quindi è pure virtualmente a +4, e giocherà lo scontro diretto (e mi perdonerà Allegri, ma lo valuto come tale) in casa. Davvero difficile pensare che il tricolore possa volare a Torino e non a Milano, ma i giochi sono ancora decisamente aperti.

TESTA O CUORE?

La mia fredda analisi logica l’avete letta in queste righe: difficilmente riusciremo a rimanere ancorati ai rivali. Però in questa settimana voglio davvero mettere da parte la testa e dedicarmi soltanto al cuore. Domenica sera capiremo cosa ne sarà di questa corsa scudetto. Tutto rinviato con un pari?  Tutto di nuovo in discussione con la vittoria della Juve? La conferma della logica con il trionfo dell’Inter? Tre risultati a disposizione, tre strade differenti che andranno a modellare e definire la storia di questa edizione del campionato italiano. Non voglio pensare ai punti forti degli avversari o ai nostri difetti, voglio soltanto vivere la settimana che porta alla resa dei conti nel modo più positivo possibile.

FINO ALLA FINE

Non sono d’accordo con chi si accontenta di essere arrivato fino a qui in corsa. Anche io in estate non potevo prevedere questo rendimento della Juve, ma ora siamo qui e non ha senso arrendersi. Sinner non l’ha fatto, non dobbiamo farlo noi.
Siamo Sinner, e questa è la mentalità che dobbiamo portarci dietro da qui alla fine. Poi se vinceranno gli altri, testa alta ed applausi ai campioni. Non bisogna abbattersi, ma ricordare che domenica sera si può compiere un’impresa. Non si deve, non si è obbligati a farlo, ma c’è la possibilità di compiere un piccolo miracolo. Jannik ne ha fatto uno enorme a Melbourne, noi possiamo farne uno in scala a San Siro per tenere aperta la possibilità di avere un gran finale. Anche Sinner poteva accontentarsi di essere arrivato fino a lì, anche contro il favore del pronostico iniziale e trovando Djokovic e Medvedev sul suo cammino. L’importante nello sport è dare tutto, e forse anche qualcosa di più.

LucaL
Scritto da

Luca Toselli