Si aggiunge un altro capitolo nella contorta vicenda riguardante le plusvalenze fittizie, oltre che le manovre sugli stipendi dei calciatori della vecchia signora. I PM di Roma hanno chiesto in mattinata il rinvio a giudizio di una decina di persone appartenenti al vecchio CDA della Juventus.
I NOMI COINVOLTI
Tra gli ex vertici bianconeri coinvolti rientrano l'avvocato Agnelli, Pavel Nedved (ex vice presidente), Fabio Paratici (ex direttore sportivo) e Maurizio Arrivabene (ex amministratore delegato).
UNA VICENDA CONTORTA
L'inchiesta originariamente non era stata affidata a Roma, bensì a Torino, decisione che è stata revocata dalla Quinta sezione della Cassazione, la quale ha dichiarato l'incompetenza territoriale dell'ultima sede. Inoltre scatenò una vera e propria bufera social le dichiarazioni anti-juve, e successivamente il ritiro dal processo Prisma, del PM Ciro Santoriello, il quale si definì “tifoso del Napoli e contro i ladrocini di campo”.
I PUNTI SALIENTI E LE POSSIBILI CONSEGUENZE
La UEFA decise per l'esclusione dalle competizioni europee per le stagione 2023/2024 e una multa di 20 milioni di euro, mentre il Tribunale Federale nazionale aveva accettato il patteggiamento sul filone della "manovra stipendi", in cui si arrivò alla formulazione di un'ammenda per la cifra di 718 mila euro e la rinuncia a presentare ricorsi. Andando oltre la penalizzazione di 10 punti per il campionato di Serie A 2022/2023, adesso le possibili conseguenze sono ancora incerte e il futuro del club bianconero è appeso al rinvio del processo.