No, non è uno scherzo, Xavi sarà il nuovo allenatore del Barcellona. Dopo 6 anni dal suo addio alla squadra blaugrana da calciatore, l’allenatore catalano prenderà il posto di Ronald Koeman, sollevato dal suo incarico pochi giorni fa. Se prima per il 41enne di Terrassa allenare il Barcellona era un sogno, adesso è realtà. Blaugrana che quindi sono riusciti a trovare un accordo proprio nel pomeriggio con la squadra araba dell’Al-Sadd, squadra per cui Xavi allenava.
LE COSA PRINCIPALE DA CAMBIARE E QUELLA DA MANTENERE
Koeman con il Barca, quest’anno, è riuscito a fare soltanto 16 pt in 11 partite, posizionandosi in nona posizione a 9 punti dalla vetta, la cosa che gli è stata più criticata, non solo a lui, ma anche ai suoi predecessori, non è solamente questa ma soprattutto il gioco. Esattamente il modo di giocare del Barca, chiamato Tiki-Taka, che a Barcellona non vedono più addirittura da Valverde in poi. La società vuole che si torni a giocare in quel modo e perché non chiamare una persona che conosce quel metodo di gioco come Xavi? Proprio con lui il Barca può aprire finalmente un nuovo ciclo, ovviamente con delle pretese iniziale che non possono essere alte per ovvi motivi.
Tuttavia, l’ex allenatore della squadra araba conosce benissimo l’ambiente e ha dei giocatori come Sergio Busquets che addirittura giocavano con lui e che possono dargli una mano. Inoltre, il mister spagnolo deve continuare a provare, come ha fatto il suo predecessore, a far esordire talenti, gli ultimi sono Gavi e Nico Gonzalez, ragazzi provenienti dal settore giovanile con un talento enorme.
TIKI-TAKA NEL SANGUE
Come detto precedentemente, uno degli obbiettivi principali è quello di riportare il Barcellona a giocare in stile Tiki-Taka che proprio Xavi conosce benissimo, avendo avuto Guardiola come maestro. Riguardo a ciò, negli ultimi mesi è stato diffuso un video di un’azione dell’Al-Sadd che gioca proprio nel modo in cui giocava il Barca qualche anno fa. Qui di seguito il video:
When Xavi's @AlsaddSC turned into prime Barça 😍
🎥 @alkasschannel pic.twitter.com/Rzkog5Zofp
— 433 (@433) May 13, 2021
Proprio per questo la società comandata da Laporta si è fiondata su una figura storica come lui affinché possa dare un gran contributo.
TEMPO DI DECISIONI
Neanche il tempo di arrivare che Xavi, in preda alla foga dall’emozione, sembra abbia già fatto importanti scelte soprattutto a livello di rosa e di mercato. La prima decisione, come raccontato ieri pomeriggio sul nostro sito, sarebbe quella di escludere Luuke De Jong dalla rosa dei blaugrana perché inadatto. A tal proposito, Xavi non ha tutti i torti visto che il calciatore olandese in 9 partite ha segnato solo una rete. Proprio per questo, il giocatore potrebbe essere rispedito al Siviglia, squadra proprietaria del cartellino dell’attaccante.
Di conseguenza, un nome che sta circolando in queste ore e che sembra possa essere l’obbiettivo numero uno a gennaio per il nuovo Barca di Xavi sarebbe quello di Dani Olmo, nome non nuovo per il territorio della Catalogna. Infatti, il 23enne spagnolo di proprietà del Lipsia, ha giocato per ben sette anni nel settore giovanile blaugrana. Tuttavia, però, per il Barcellona potrebbe essere alquanto complicato acquistare il calciatore ex Dinamo Zagabria, vista la sua alta valutazione e la situazione finanziaria complicata della squadra catalana.
L’ESPERIENZA DI XAVI IN ARABIA
Dopo la firma sul contratto da allenatore nel 2019, Xavi , alla sua prima stagione, vince ben tre trofei: Coppa di Qatar, la Coppa delle Stelle del Qatar e la Coppa dell’Emiro del Qatar. Non male come prima stagione da mister ma questo è solo l’inizio. Sì, perché nella sua seconda stagione, riuscirà addirittura nell’impresa di far vincere per la quindicesima volta nella storia dell’ Al- Sadd il campionato. Infine, Xavi lascia il club arabo in prima posizione in classifica dopo aver vinto contro l’Al Ryyan la finale della Coppa dell’Emiro del Qatar, organizzando una cena di addio che farà sì che l’ex calciatore del Barcellona si emozioni lasciando la città di Doha in lacrime ma sicuramente felice di tornare a casa e di poter allenare la squadra per cui è tifoso, realizzando così il suo sogno.
(Fonte immagine in evidenza: diritto Google creative Commons)