Andrea Barzagli, ex difensore della Juventus e oggi commentatore per DAZN, ha rilasciato un’intervista su Repubblica, parlando in maniera approfondita della Nazionale e anche del club bianconero.
L’EUROPEO u21 – “È stato un Europeo negativo. E però calmi con le stroncature, con i “via tutti” che ho letto in giro: tre settimane fa applaudivamo l’Under 20 che ha fatto un Mondiale strepitoso, arrivando in finale, e ci ha fatto conoscere ragazzi dal futuro importante.
Abbiamo nazionali forti a livello giovanile, che se la giocano sempre con gli avversari top. L’Under 21 era una squadra molto buona, anche se magari ha avuto difficoltà perché non ha lavorato sempre con lo stesso gruppo, non tutti i giocatori si conoscevano bene. Eppoi, certo, pochi nostri giovani giocano con continuità e hanno esperienza internazionale, come succede all’estero“.
FRAGILITÀ DELL’u21 – “Il campo ha detto questo. Un peccato, ripensando alla prima partita, in cui l’Italia ha fatto gara pari con la Francia, e all’ottimo primo tempo con la Svizzera. Di fronte alle prime difficoltà la squadra è andata in crisi, ha sentito troppo la pressione e ha pagato con la Norvegia“.
PROBLEMA CENTRAVANTI – “Sicuramente nelle giovanili i tecnici vogliono punte che partecipano al gioco della squadra e a quell’età è difficile saper fare tutto. Ora ci mancano i centravanti classici, che attaccano l’area e fanno gol. Ecco, io inizierei a riallenare certe caratteristiche, a puntare su attaccanti che, al di là del saper giocare, sappiano segnare. Abbiamo sempre ripetuto che è una questione di generazioni ma da troppi anni in Italia c’è un buco profondo alla voce “attaccante forte”. Gli ultimi sono Immobile e Balotelli“.
LA SERIE A E IL LIVELLO EUROPEO – “A livello europeo siamo cresciuti tanto. Nei nostri club ci sono molti stranieri, ma da noi c’è qualità. E però noto le squadre che hanno fatto meglio nelle coppe hanno sofferto in campionato. Vuol dire che la coperta è ancora un po’ corta. Non siamo ai livelli di quando il nostro campionato aveva le sette sorelle, ma siamo tornati nell’élite“.
L’ASSENZA DI DIFENSORI CHE SAPPIANO MARCARE – “Qui sono convinto che stiamo sbagliando nell’insegnamento. Vero, il ruolo sta cambiando. Però se guardi le squadre di Guardiola, di De Zerbi, di Sarri, insomma degli allenatori che mettono in primo piano il gioco, non hanno difensori che mettono in porta i compagni con passaggi filtranti straordinari.
Hanno difensori forti che sanno anche giocare a calcio. Dobbiamo tornare a insegnare a questi ragazzi come si marca: se non lo impari subito, poi fai tanta fatica. E comunque non tutti sono come Bonucci, che ha la visione di gioco e gli assist del centrocampista“.
ALLEGRI E IL RIFIUTO ALLE OFFERTE ARABE – “Questa decisione per me fa capire quanta convinzione abbia di rimanere alla Juventus e con quali intenzioni voglia ripartire uno orgoglioso come lui“.
PROSPETTIVE JUVE PER LA PROSSIMA STAGIONE – “Il mercato sta iniziando a carburare adesso, bisognerà vedere chi arriverà e chi andrà via. Però è un gran bel segnale il rinnovo di rabiot, un centrocampista moderno, di grande motore e grande qualità, che all’inizio in pochi avevano capito“.