Non una delle migliori prestazioni quella di ieri sera per il Milan di Gennaro Gattuso che ritrova però il suo metronomo a centrocampo: Lucas Biglia.
E’ proprio la prestazione del 21 argentino la nota più positiva di una serata che, nonostante alcune piccole sbavature, ha permesso ai rossoneri di portare a 4 punti il distacco con i cugini nella settimana che precede il derby.
Quantità, qualità e piedi dolci, Lucas Biglia ha riportato nel centrocampo del mister calabrese le caratteristiche che, nonostante la buonissima stagione di Bakayoko, mancavano da un pò, oltre ad aver permesso proprio al francese di proprietà del Chelsea di riposare.
Sono questi solo alcuni dei motivi per i quali il ritorno di Biglia possa essere per il Milan l’arma in più per questo finale di stagione.
EMERGENZA (QUASI) RIENTRATA
Non sempre viene attribuito ai ragazzi di Rino Gattuso il merito di aver raggiunto il 3° posto in campionato, alla giornata numero 27, nonostante la mancanza per infortunio di alcuni dei giocatori più talentuosi in rosa.
Biglia e Conti, ora finalmente rientrati, ma anche Bonaventura e Caldara, non considerando il periodo di magra con gli infortunii di Romagnoli e Musacchio, hanno reso la stagione del Diavolo non delle più semplici, costringendo alcuni interpreti, su tutti Kessie e Bakayoko, ad un minutaggio elevatissimo.
Con il ritorno dell’ex capitano della Lazio, oltre che la qualità, ritorna tra le possibilità di Gattuso anche quella di alternare tra loro gli interpreti di cantrocampo. Su tutti Lucas Paquetà, a cui lo stesso tecnico ha riservato solo parole al miele, evidenziando però una necessità importante di riposo, avendo il brasiliano terminato da poco la stagione con il Flamengo e poi ritrovato subito il campo in Italia.
Importantissimo è il turno di riposo per Bakayoko che, con il ritorno a pieno regime di Biglia, potrebbe partire spesso dalla panchina, fornendo così un fontamentale aiuto in ripiegamento da subentrato. Il francese, inoltre, arrivava in estate da Londra non al top della forma, a causa di un minutaggio non elevatissimo con i Blues.
L’ARMA IN PIU’
Nonostante la stagione ottima ed il costante sacrificarsi dei due colossi Kessie e Bakayoko, la qualità di Biglia è ciò che al Milan mancava.
Si era fatto rivedere già alla scorsa con il Sassuolo, ma la prestazione di ieri sera con il Chievo a Verona ha dimostrato come l’apporto dell’argentino sia fondamentale. La squadra di Gattuso ha ritrovato una verticalità che negli ultimi mesi si era vista solo con i continui scambi tra Calhanoglu e Paqueta (arrivo rivelatosi fondamentale nel mercato invernale), oltre che nelle cavalcate di Kessie, ma che con i piedi dolci di Biglia diventà una possibilità più che concreta e, con un Piatek in più in attacco, anche un’arma potenzialmente fondamentale.
Il regista che manacava, ma con qualità anche da stopper, non che queste siano il marchio di fabbrica del 21, ma che evidentemente sono parte integrante del sistema di gioco di Gattuso.
A tutto questo è da aggiungere anche il gran gol su punizione, anche questo non il marchio di fabbrica dell’argentino che, considerando le qualità su piazzato del 10 turco, oltre che di Suso e Paquetà, difficilmente si ritroverà spesso a tirare, ma anche il suo apporto da fermo diviene comunque un’alternativa concreta, soprattutto dalla trequarti.
Il ritorno di Lucas Biglia è dunque proprio ciò di cui il Milan aveva il bisogno in questo momento. Alle porte del Derby e con un piazzamento Champions da mantenere con le unghie e con i denti, nel momento in cui la stanchezza di un’intera stagione iniziava a farsi sentire, in particolar modo proprio tra i centrocampisti, la qualità e le possibilità a cui l’Agentino apre la porta potrebbero rivelarsi la chiave di volta, a pochi metri dal traguardo, ma con le altre che spingono fortissimo.