Bisseck: "Ho rifiutato la Bundesliga per l'Inter, sono fiero di questa scelta"

single

Il difensore dell'Inter, Yann Bisseck, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Trasfermarkt. Tanti i temi affrontati, dalla vittoria dello scudetto alle sue emozioni personali provate in questo percorso, passando per la scelta dell'Italia dopo una stagione esaltante in Danimarca. Di seguito le sue dichiarazioni: 

LE DICHIARAZIONI DI BISSEK AI MICROFONI DI TRASFERMARKT

SULLA SCELTA DELL'ITALIA E NON DELLA GERMANIA - Un passaggio in Bundesliga sarebbe stato un passaggio logico dopo aver fatto una buona stagione in Danimarca. La Germania è vicina, ha senso trasferirsi lì se sei uno dei migliori della Superligaen".

SUL RITORNO A CASA - “Mi ero convinto di ritornare a casa, se ne parlava da tempo, anche dall'inverno prima. La mia famiglia era già entrata nell'ottica che andassi all'Eintracht Francoforte, con cui mio padre aveva avuto buoni colloqui con i responsabili del club”.

SULLA SCELTA DI CUORE DELL'INTER - "La voce sull'Inter mi è arrivata in ritardo, ma le cose stavano procedendo meglio del previsto. Mi hanno dato belle sensazioni e, rispetto ad altri club, erano disposti a pagare all'Aarhus quanto richiesto, senza cercare di negoziare. Non è stata una decisione facile ma ho semplicemente ascoltato il mio cuore".

INCREDULO DELLA SCELTA CHE HA COMPITO- “A volte ho dovuto darmi un pizzicotto per capire se fosse tutto reale. Conoscevo la maggior parte dei giocatori solo per averli visti in TV o al gioco di FIFA. Improvvisamente mi sono ritrovato a condividere lo spogliatoio con loro, far parte del gruppo”. 

SULL'ACCOGLIENZA DEI COMPAGNI AL SUO ARRIVO - "Sono stati davvero gentili. Poi quando sei in un club così grande come l'Inter nessuno ti regala nulla, devi guadagnarti il tuo status. All'inizio si notava che gli altri volevano vedere di cosa fossi capace. La qualità e il ritmo, già solo durante l'allenamento… è un livello completamente diverso rispetto a quello a cui ero abituato".

SULLE ASPETTATIVE - “Mi avevano detto che giocare dieci partite per l'Inter sarebbe equivalso a una buona stagione. Quindi direi di sì”. 

SE NON AVESSE GIOCATO NON SAREBBE STATO FELICE- "Non posso lamentarmi ma non sarei stato felice se non avessi giocato. È così che deve essere un atleta. 

SUGLI OBIETTIVI FUTURI - "Ora voglio fare il passo successivo per la prossima stagione: giocare i big match, la Champions League. E punto gli occhi alla Nazionale".

PILASTRO INTER - "I veterani del club mi hanno dato la sensazione che possa diventarlo. Questo mi piace. Mi hanno parlato più di quanto mi aspettassi. Non devo nascondermi, ho qualità uniche. E l'allenatore sa quanto valgo".

SU MISTER INZAGHI - “All'inizio non riuscivo ad esprimermi in italiano, quindi non abbiamo parlato (ride,ndr). Esisteva una barriera linguistica ma non ha mai pensato che non fossi abbastanza bravo”. 

SULLA SCELTA DIFFICILE SULLA TITOLARITÀ - "Avevo anche sentito che fosse in difficoltà a panchinarmi perché sapeva che valevo una maglia. Ora che comprendo la lingua, mi spiega delle cose, mi dice di pazientare, che sono sulla strada giusta. È una persona davvero di cuore".

Parole di amore, affetto e stima di Bisseck nei confronti dell'Inter che hanno evidenziano il percorso di riflessione che lo ha portato a scegliere la sponda nerazzurra di Milano, nonostante inizialmente sembrasse più propenso a tornare in Germania, specificamente all'Eintracht Francoforte. L'offerta dei campioni di Italia, l'atteggiamento positivo del club e la sensazione di fiducia trasmessa hanno giocato un ruolo cruciale nella sua decisione finale che oggi ha portato buoni frutti da entrambe le parti.

 

FilippoF