Una giornata come tante: vola l’Inter, fatica la Juventus, continua a perdere colpi e punti il Milan. Tutto ciò a favore di un Bologna che s’insedia, con merito, al quarto posto solitario in classifica e “vede” la Champions League sempre più vicina.
Il campionato è ancora lungo e tutto può sempre accadere, ma non ritengo che i giochi siano ancora così aperti da rimettere in discussione certe situazioni (scudetto e zona Champions) ormai pressoché consolidate. Molto, invece, potrebbe ancora accadere per accaparrarsi un posto nelle altre due coppe europee, Europa League e Conference League. Le opportunità di potervi accedere sono molte anche se ci vuole forza, spirito d’iniziativa e convinzione per poterle agguantare. Tante sono le squadre a voler raggiungere il traguardo del Vecchio Continente, non solo per proprie velleità ma anche per il valore economico delle rispettive competizioni. Non solo le squadre più blasonate vogliono quel posto al sole che è di loro normale competenza, ma anche chi intende risollevarsi da anni d’oblio.
C’è però ancora da lavorare parecchio e soffrire di conseguenza per esserne, alla fine, ripagati. Ma il gioco vale la candela e il Bologna di Thiago Motta vuole essere della partita e quella partita se la vuole giocare tutta, fino in fondo, fino all’ultima stilla di sudore. Ce la farà? Non è possibile saperlo, ovviamente, finché i giochi non saranno terminati e i verdetti assegnati. Il testa a testa con la Dea è di quelli che racchiudono incertezze assolutamente impalpabili ma di grande effetto emozionale.
E se poi, alla fine, invece, dovessero approdare entrambe nella massima competizione europea visto che il calcio di casa nostra, tanto bistrattato e poco considerato, potrebbe consolidare davvero il ranking UEFA e guadagnare un posto in più – il quinto – in Champions League? Sarebbe davvero un gran bel colpo, che tutti noi ci auguriamo di poter mettere a segno regalandoci, nel contempo, il Paradiso a scapito di chi vorrebbe sedersi su quello scranno al posto nostro.