In casa Bologna ci si prepara per affrontare l'impegnativa stagione alle porte. L'arrivo in panchina di Vincenzo Italiano, subentrato al partente Thiago Motta, mostra l'intenzione di dare seguito al lavoro svolto nel corso delle ultime stagioni, incentrandosi sul bel gioco e sull'impegno collettivo. La cessione di Joshua Zirkzee al Manchester United, però, ha lasciato un vuoto in attacco che, difficilmente, verrà colmato sin dai primi istanti.
Santiago Castro, attaccante arrivato nel corso del mercato di gennaio, sarà, insieme a Thijs Dallinga, l'erede dell'olandese e la fiducia impressa dalla società è notevole: l'attaccante argentino, volenteroso di dimostrare tutte le sue abilità, ha raccolto il testimone da Zirkzee e ne ha ricavato anche il numero 9. Lo stesso Castro, inoltre, ha parlato delle intenzioni sulla stagione alle porte, lanciando forti speranze nei tifosi.
LE PAROLE DI SANTIAGO CASTRO
LA MAGLIA NUMERO 9 - "Per me la 9 significa molto. Zirkzee ha fatto una stagione bellissima, io sono felice di portare questo numero che è il massimo per un centravanti".
LA QUALITÀ MIGLIORE - "Mi piace fare l'uno contro l'uno e la lotta, cerco sempre di dare tutto dalla prima all'ultima palla. Mi piace pressare ed essere il primo difensore della squadra lasciando tutto sul campo".
IL TATUAGGIO PER IL BOLOGNA - "Mi piace tatuarmi, ne ho troppi... Volevo scrivere una parte della storia su di me. Lo stadio di Bologna fa già parte della mia storia, così come il Velez e la mia famiglia".
LA RABBIA IN CAMPO - "Non è che mi arrabbio, è che lo vivo in un altro modo, vivo il calcio al 1000%. Parlo molto, questo mi dà motivazione, mi piace provocare l'avversario e parlare, questo mi dà carica".
IL RUOLO IN CAMPO - "In Argentina ho sempre giocato come attaccante centrale, soprattutto nelle giovanili. Poi al Velez mi hanno messo anche sulla fascia, ma le mie qualità si esprimono meglio davanti".