UN EPILOGO AMARO
- Bayern Monaco: 78 punti;
- Borussia Dortmund: 76 punti.
Nonostante un inizio di stagione sfavillante e la netta convinzione di poter ribaltare i pronostici iniziali – che vedevano il Bayern Monaco favorito per la conquista del titolo – la rincorsa del Borussia Dortmund si è spenta sul più bello, lasciando il fianco scoperto ai pluricampioni di Baviera, i quali, cinici e letali, hanno colpito Favre & co. con la stoccata decisiva: il 5-0 partorito dai padroni di casa in data 6 aprile, difatti, annichilisce psicologicamente i nerogialli e sancisce il definitivo sorpasso che, al netto del bottino di punti finale, si rivelerà decisivo.
6 games to go, 1 point lead at the top! 🔴⚪
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Eppure, le indicazioni iniziali di questa travolgente annata di Bundesliga lasciavano presagire tutt’altro: il momento di flessione dei campioni di Germania, la bollente situazione che coinvolgeva il loro allenatore ed il ritrovato entusiasmo dei ragazzi della Ruhr sembravano gli ingredienti per una portata che, a fine anno, avrebbe deliziato i tifosi gialloneri, lasciando l’amaro in bocca ai rivali di Monaco di Baviera. L’epilogo, tuttavia, racconta una storia differente e ci si chiede cosa sia andato storto e, soprattutto, da dove si possa ripartire affinché l’ottima stagione disputata non si riveli un fuoco di paglia, ma un punto di ripartenza.
A FAVRE CIÒ CHE È DI FAVRE
Uno dei punti a favore degli Schwarzgelben è stato sicuramente l’innesto, sulla panchina, di Lucien Favre: un tecnico resosi autore di grandi risultati col Nizza e che, già in passato, aveva speso più stagioni alla guida di Hertha Berlino e Borussia M’Gladbach. Lo svizzero, poco meno di un anno fa, aveva siglato un biennale che verrà ritoccato verso il rialzo sia in termini economici, sia di scadenza contrattuale; i suoi punti di forza sono stati la costruzione di trame di gioco propositive e spregiudicate e, naturalmente, la valorizzazione di giovani elementi che hanno messo la società in condizione di poter disporre, in caso di vendita, di grossi capitali da iniettare nel calciomercato estivo.
Il riferimento è, in particolare, al profilo del brillante Jadon Sancho: l’inglese classe 2000 rappresenta il calciatore della sua età più forte in attività e, con le spalle curve dal peso di un bottino che recita 13 gol e 19 assist, non sarà bizzarro osservare lo scatenamento di una vera e propria asta internazionale. Magari, è proprio per tale motivo che il BVB ha deciso di cautelarsi in partenza, rifornendo proprio il reparto offensivo con due innesti di totale qualità: Julian Brandt e Thorgan Hazard, il cui acquisto del cartellino è stato ratificato nella giornata di ieri, 22 maggio 2019.
NELL’OMBRA DI EDEN
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— Borussia Dortmund (@BVB) May 22, 2019
Meno rinomato e con un cognome pesante tanto quanto l’eredità calcistica del fratello maggiore, Thorgan ha vissuto troppo a lungo nell’ombra di Eden Hazard, calcisticamente parlando. Difficile, d’altronde, rimuovere l’etichetta di ‘fratello più debole‘, specie quando il termine di confronto è con un giocatore che si presenterebbe titolare, probabilmente, in qualsiasi formazione europea.
Il percorso del ragazzo ex-M’Gladbach, però, non è quello di un calciatore raccomandato, ma piuttosto quello di un atleta dai mezzi tecnici impressionanti che ha saputo ritagliarsi un ruolo di prim’ordine, sia nel club che nella propria nazionale: l’anno scorso aveva terminato la stagione con 11 gol e 9 assist all’attivo mentre, attualmente, ha rivisitato i propri numeri al rialzo, terminando l’annata da assoluto protagonista con un score di 13 gol e 12 assist.
Proprio come il fratello, Thorgan Hazard gioca da attaccante esterno e ricopre con la medesima efficacia sia il ruolo di ala sinistra (15 presenze stagionali) che di ala destra (15 presenze stagionali). Il suo innesto – costato ai gialloneri 25.5 milioni – avrà assoluta rilevanza nell’organico giallonero, soprattutto in virtù della sua duttilità tattica e di una situazione di squadra che potrebbe giovargli in particolar modo: Marco Reus, all’alba dei 30 anni e non nuovo a lunghi infortuni, potrebbe via via cedergli il testimone, mentre Jadon Sancho è dato come partente dai vari tabloid internazionali; proprio sulla base di questi presupposti, Hazard è chiamato al salto di qualità che – all’età di 26 anni – gli è stato finalmente concesso con annesso tappeto rosso.
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— Borussia Dortmund (@BVB) May 22, 2019
Accostato nei mesi scorsi alla Juventus sulla base di una clausola rescissoria tutt’altro che elevata, Julian Brandt ha, in realtà, avuto modo di proseguire il suo percorso in Germania con la certezza di poter diventare una colonna portante del nuovo club per cui militerà. Il Borussia Dortmund, dopotutto, non ha dovuto ingegnarsi molto per realizzare che l’acquisto di un giocatore tedesco tanto giovane e promettente alla modica cifra di 25 milioni fosse un affare da non lasciarsi sfuggire dalle mani. Brandt, già nel giro della nazionale tedesca con cui ha disputato il Mondiale 2018, ha concluso la propria annata con 10 reti e 17 assist, disputando una seconda parte di stagione superlativa che gli ha consentito di mettersi ulteriormente in mostra. L’abile fantasista (o ala, all’occorrenza) rappresenta un secondo tassello rilevante per il club della Renania Settentrionale, il quale, sull’onda degli importanti traguardi già archiviati nell’attuale annata calcistica, potrà migliorare ulteriormente il proprio rendimento, candidandosi già ai nastri di partenza come contendente ai titoli nazionali.
DALLE FONDAMENTA
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— Borussia Dortmund (@BVB) May 21, 2019
Per costruire un progetto ambizioso appare doveroso incominciare a costruire dalle fondamenta. La seconda forza del campionato ha terminato la propria corsa con 44 gol subiti in 34 match: un numero decisamente troppo elevato per una formazione che ambisce al Meisterschale e che, dunque, necessita di maggior affidabilità nella propria retroguardia.
Detto, fatto. L’usato sicuro Schmelzer e l’ormai collaudato centrocampista Guerreiro, ora, avranno modo di spartirsi il ruolo di terzino sinistro con Nico Schulz, fresco innesto proveniente dal Hoffenheim, club con il quale ha appena concluso un’eccezionale annata, prolifica anche sotto il punto di vista numerico: 2 gol e 9 assist per il ragazzo, il quale, inoltre, ha avuto la chance di esordire con la Germania pochi mesi fa, il 9 settembre 2018. Il suo cartellino è costato poco più di 25 milioni di euro e le sensazioni sul ragazzo sono più che positive: non è da escludere, difatti, che Schulz diventi un perno anche della propria Nazionale, dove la concorrenza di Hector e Plattenhardt non intimorisce il 26enne tedesco.
Un triplo investimento, quello del Borussia Dortmund, perfettamente coerente con quella che è la linea dettata da anni dal club: puntare su ragazzi giovani – possibilmente tedeschi o che conoscano la Bundesliga – per rimanere nell’elite nazionale, ponendo, anno dopo anno, i tasselli per crescere ed aumentare la propria competitività.