Il calcio brasiliano è ormai da molti anni fonte di grande attrazione dei top club europei. Il Paese sudamericano rappresenta una meta fissa per gli scout che si imbarcano dal “Vecchio Continente“, e non solo per godere delle spiagge di Copacabana. Il talento dei calciatori verdeoro è caratteristico perchè in grado di abbinare fantasia e imprevedibilità, binomio piuttosto raro nell’emisfero boreale.
Diffusa è la concezione del brasiliano come quel giocatore in grado di ubriacare gli avversari con una lunga serie di dribbling o altri giochi di prestigio spiccando nella fase di rifinitura. Un’espressione che ha avuto in Ronaldinho il suo massimo rappresentante nel primo decennio del XXI secolo. Meno accentuata in tempi recenti è la visione del calciatore brasiliano capace di brillare maggiormente sotto porta. Come Adriano “L’Imperatore“ o, ancora meglio, Ronaldo “Il Fenomeno“, per fare due esempi recenti.
Del calcio di oggi si potrebbe citare Gabriel Jesus, che dopo essere nato in patria come ala offensiva è diventato una formidabile punta centrale. Proprio le orme dell’attaccante del Manchester City le sta seguendo Brenner Souza da Silva, talento del San Paolo che sta facendo parlare di sè non solo in Brasile. Il suo nome è infatti giunto fino in Europa e di certo non a caso.
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— Brenner (@09brenner) October 13, 2019
CARRIERA
Brenner Souza da Silva nasce il 16 gennaio del 2000 a Cuiabá, capitale dello Stato del Mato Grosso, nella parte occidentale del Brasile. Era destino che la sua vita si legasse a un pallone da calcio. Suo padre, Anderson, è stato un centrocampista del Flamengo che ha fatto qualche apparizione anche in Europa. E la passione per il futbol ha presto folgorato anche il piccolo Brenner.
“I miei genitori mi hanno raccontato che ho cominciato a innamorarmi del pallone appena ho smesso di prendere il latte…”
A 5 anni è già sui campi da calcio a destreggiarsi con una palla tra i piedi. Qualche anno più tardi, quando di anni ne ha 11, un osservatore del San Paolo ne rimane colpito e lo invita a un provino. Brenner supera il test, ma il trasferimento avviene soltanto due anni dopo per volontà della mamma Cristiane. L’adattamento iniziale non è facile, com’è normale che sia per un 13enne che si allontana per più di 1300 km da casa.
Poi pian piano il momento difficile viene superato grazie ai gol. Nella squadra under 15 del San Paolo mette a segno 23 reti in 30 presenze. Continua a mostrare grandi doti realizzative nel campionato under 17 con 28 marcature in 11 partite giocate.
Numeri impressionanti con i quali conquista la fiducia del tecnico Rogerio Ceni, che lo promuove nella rosa della prima squadra. Il 22 giugno 2017 Brenner esordisce nel Brasileirão entrando a 14′ dalla fine della partita contro l’Athletico Paranaense. Alla fine dell’anno totalizza 4 presenze e un gol. Nel 2018, segnato dalla sostituzione in panchina di Doroval Junior, arrivato nel luglio precedente, con Diego Aguirre, il bilancio è di una rete in 7 partite.
L’attaccante brasiliano fatica a trovare spazio, anche per via dei numerosi avvicendamenti in panchina. Così, il 25 maggio del 2019 passa in prestito alla Fluminense per giocare di più. La storia, però, non cambia più di tanto perchè il classe 2000 totalizza appena 219 minuti, a fronte dei 190 dell’annata passata.
La svolta arriva in questo anno turbolento segnato dalla pandemia, in particolar modo nel recente periodo. Nel mese di ottobre, infatti, ha messo a segno 9 gol – ben 4 doppiette – in altrettante presenze. Non male, finora, anche l’andamento in questo novembre con 4 reti in 6 partite.
Dopo le eccezionali prestazioni nelle giovanili, il 30 del San Paolo si sta confermando anche tra i “grandi” un’incredibile macchina da gol.
CARATTERISTICHE TECNICO-TATTICHE
Pur nascendo esterno per la sua grande corsa palla al piede, con gli anni Brenner è diventato un attaccante centrale. Nella posizione di numero 9 il brasiliano ha potuto sprigionare le sue importanti doti di finalizzazione. È un giocatore in possesso di una grande freddezza sotto porta, abile a colpire la sfera con entrambi i piedi o di testa e dotato di un potente e preciso tiro da fuori.
Un bomber capace di segnare in tutti i modi. Considerando le sue reti di quest’anno, ha messo a segno 5 gol di destro, 3 con il mancino, 2 con un colpo di testa e altrettante da fuori area. In carriera, tra i professionisti, gli manca soltanto marcare il cartellino su punizione diretta e su calcio di rigore.
O carisma do gol! ⚽️
📸 Cliques do 1° gol do @09brenner, por Paulo Pinto / São Paulo FC#VamosSãoPaulo 🇾🇪 pic.twitter.com/j12xhHj5OO
— São Paulo FC (@SaoPauloFC) October 26, 2020
Il talentino del San Paolo, però, è qualcosa di più di un attaccante che punta la porta avversaria. È dotato anche di una certa dinamicità, avendo la predisposizione ad abbassarsi a prender palla e risalire il campo in velocità. Pedro Smania, coordinatore delle squadre giovanili del club brasiliano, in riferimento a questa sua peculiarità ha detto:
“Brenner? È mobile e ha anche la qualità per giocare sulle fasce, può fare pure il ‘falso 9’ un po’ più indietreggiato”.
Ha le caratteristiche, dunque, anche per interpretare il ruolo di centravanti ‘alla Firmino’.
Dimostra, inoltre, di avere una buona capacità a protegger palla con il fisico – con il suo metro e settantacinque d’altezza per 70 kg.
Un altro elemento da non trascurate è sicuramente la personalità di questo ragazzo di 20 anni. Brenner, difatti, sembra piuttosto consapevole dei propri mezzi e si descrive così:
“Sono un giocatore d’area, veloce, mi piace segnare, ma ho la versatilità di agire su entrambi i lati del campo. Se mi potessi confrontare con qualcuno, forse potrei dire che il mio stile è simile a quello di Gabriel Jesus”.
OBIETTIVO EUROPA
Nelle ultime settimane il suo nome è giunto rapidamente in Europa, una zona che da tempo Brenner ha cerchiato in rosso sulla mappa.
“Come ogni giocatore, sogno di giocare bene, aiutare la mia famiglia e, chissà, poter giocare in un grande club in Europa. Il Barcellona è uno di quelli nel quale mi piacerebbe giocare per tutto ciò che rappresenta nel mondo del calcio. Non solo dal punto di vista del calcio, ma anche come filosofia e struttura del gioco”.
È nella Liga spagnola, nell’ultimo periodo, che i giocatori brasiliani si sono adattati maggiormente nel loro primo approccio al calcio europeo. Si pensi a Vinicius e Rodrygo del Real Madrid o allo stesso Neymar, in occasione del suo trasferimento dal Santos al Barcellona.
Il club blaugrana, tuttavia, non figura tra le squadre che in questo periodo hanno mostrato interesse per il classe 2000. C’è, invece, l’Arsenal, squadra che spera di aprire un ciclo glorioso con la crescita di numerosi promettenti talenti.
Secondo i rumors di mercato, il nativo di Cuiabá piace anche a due società impegnate a vincere da subito in Europa come Juventus e Psg. Vengono citate anche altre due squadre italiane, ovvero Milan e Lazio.
Tra tutte, però, spicca l’Ajax, club famoso per i suoi investimenti suoi giovani: all’Amsterdam Arena, inoltre, giocano due brasiliani, David Neres e Antony Santos, ex giocatori del San Paolo che hanno scelto come prima tappa europea l’Olanda.
Il primo è stato uno dei protagonisti della cavalcata dell’Ajax terminata in semifinale, in Champions League, nel 2018. L’altro, proprio all’esordio nella massima competizione europea, quest’anno contro l’Atalanta, ha mostrato qualità interessanti.
Due esempi importanti per Brenner, la macchina da gol brasiliana che si è già preso le attenzioni dell’Europa calcistica.
Fonte immagine di copertina: profilo Instagram Brenner Souza da Silva