Esordio col botto per Paqueta, buona la prima con la 10

Esordio perfetto quello di ieri per Paqueta con la nazionale verdeoro da titolare, la prima per il centrocampista del Milan con la 10 sulle spalle.

Amichevole non troppo impegnativa, seppur il risultato smentisca, contro il Panama, finita 1-1 all’ Estadio Do Dragao. Uscita in terra neutra che non ha convinto il tecnico verdeoro Adenor Leonardo Bacchi, ma ad aver ripagato è stata sicuramente la scelta di affidare a Lucas Paqueta la Dieci, una delle più prestigiose, quella che fu di Pele, Rivaldo, Ronaldinho, Zico e tanti altri, passata recentemente sulle spalle di Naymar Jr, attualmente fuori per infortunio.

 

 

FIDUCIA RIPAGATA

Non sarà una carica a titolo definitivo quella da numero 10 per Paqueta che, per ora, ha accolto di buon grado il compito affidatogli dal Mister Tite.

Lo stesso allenatore della Selecao ha negli scorsi giorni riservato solo parole di stima nei confronti del trequartista di proprietà del Milan, ormai sempre più in rampa di lancio, dopo essere arrivato solo qualche mese fa nello scenario europeo.

”Paqueta ha l’inteligenza di Neymar e Coutinho”

L’intelligenza del classe ’97 è da un pò dinanzi agli occhi di tutti, ma quello che forse sta mancando ancora un pò è la prontezza sotto rete. Prontezza che ieri non ha però tardato ad arrivare, con un appoggio di sinistro al volo sull’ottimo invito di Casemiro.

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E’ effettivamente difficile esporsi troppo su un calciatore che ha avuto solo una manciata di settimane per mostrare il suo talento, ma il ventiduenne ha avuto, causa probabilmente i tanti infortunii tra le file del Milan, diverse possibilità da titolare, rappresentando sempre un’importante presenza, soprattutto nella trequarti avversaria.

L’arrivo di Paquetà a Milano ha inoltre aperto a Mister Gattuso uno spettro abbastanza ampio di nuove possibilità, con particolare risalto sulle libertà di fruizione in fase offensiva, garantendo però anche un discreto impegno in fase difensiva.

E’ quasi inutile porre l’accento sui margini di crescita del giocatore, ancora pressoché infiniti, ma è invece fondamentale aprire un discorso sul lavoro fisico che l’ex Flamengo dovrà inevitabilmente affrontare. A colpire di più del giocatore originario di Rio de Janeiro, oltre la sua tecnica e presenza in campo, è la preparazione atletica che, negli anni, ma soprattutto nei mesi che hanno preceduto il suo approdo al Milan, Paquetà ha dovuto raggiungere.

Non è difficile infatti notare come, soprattutto tra i talenti del calcio brasiliano, a rendere questi ultimi meno di ciò che essi avrebbero potuto rappresentare, è una condizione atletica non adatta agli standard europei. Condizione che a Paqueta non sembra mancare, ma che anzi stupisce, data la sua evidenza nello scorrere del match.

La prestazione, con gol, alla prima in verdeoro con la Dieci sulle spalle non può che essere un ulteriore stimolo per un giocatore che, dati i presupposti, ha tutte le carte in regola per diventare importante, per la nazionale e per il Milan, ma che, indubbiamente, ha parecchia strada ancora da percorrere.