Radunovic non basta al Cagliari, Antenucci punisce su rigore al 95′

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Una sola tra Cagliari e Bari potrà festeggiare il ritorno in Serie A al termine dei 180′ della finale play-off Serie B. Per il Cagliari si tratterebbe del ritorno in massima serie, dopo un solo anno di “purgatorio“. Per il Bari, invece, la fine di un incubo: lontano dalla massima serie dal 2011, i biancorossi sono passati anche dalla Serie D dopo il fallimento del 2018. Per loro si tratterebbe di un doppio salto di categoria, essendo saliti lo scorso anno dalla Lega ProAll’Unipol Domus di Caglirari la gara di andata finisce col risultato di 1-1.

Al 9′ Lapadula apre le marcature, regalando il vantaggio ai suoi. Ma per il resto della gara la scena se la prende Radunovic: il gigante serbo a difesa dei pali del Cagliari. Una serie di parate fondamentali, con al culmine il rigore parato a Cheddira alla mezz’ora del primo tempo. Il Bari, però, dimostra di non morire mai e, dopo un assalto lungo 95′, trova la rete del pari con Antenucci su calcio di rigore.

Per il ritorno, l’appuntamento è al San Nicola domenica 11 giugno, alle ore 20:30. Ai ragazzi di Mignani toccherà provare l’assalto finale davanti al suo pubblico, sfruttando anche l’entusiasmo per il pari guadagnato allo scadere.

CAGLIARI TUTTO IN DISCESA, BARI MALE MALE

Il match di andata si mette subito in discesa per i padroni di casa. Dopo un inizio di studio, ma in cui i sardi sono apparsi subito più spigliati, Mancosu disegna dalla trequarti una palombella succosa per Lapadula: il capocannoniere di categoria impatta alla perfezione di testa e trafigge Caprile per l’1-0 dopo solo 9′.

Il Bari avverte il colpo e, a primo impatto, si chiude in difesa cercando di resistere alla carica di un Cagliari che, almeno negli uomini, sembra più esperta. Cheddira arranca, Moracchioli si accende troppo ad interrmittenza e mai con frequenza. Tutto il peso delle azioni offensive dei pugliesi, dunque, passa dai piedi di un volitivo, ma troppo inconcloudente, Sebastiano Esposito. Il corner del classe 2002 trova, al quarto d’ora, la testa di Zuzek, ma l’incornata è imprecisa. Alla mezz’ora, invece, un cross dello stesso Esposito trova la mano di Nandez in area di rigore: dopo l’intervento al VAR, l’arbitro Mariani decreta il penalty.

Dal dischetto si presenza Cheddira, che però si fa ipnotizzare da Radunovic e calcia un pessimo piazzato: si resta sull’1-0 per i rossoblù.

Il Bari ha un’ultima opportunità al 4′ di recupero: il corner di Esposito imbocca la testa di Cheddira sul palo più lontano, ma la palla scivola fuori ancora una volta.

Di contro però, il Cagliari non si tira indietro. Anzi, al 20′ i sardi colpiscono anche una traversa con Deiola, che coglie al meglio, ma non concretizza, un corner di Mancosu.

RADUNOVIC INARRESTABILE, ANTENUCCI GLACIALE

La ripresa si apre sulla falsariga del primo tempo: ancora una volta Radunovic contro Cheddira, ancora una volta è il portiere ad avere la meglio. Il marocchino supera in dribbling Goldaniga e colpisce quasi a botta sicura, ma il serbo abbassa la saracinesca e salva il risultato. Il cronometro recita 49′ e prospetta una ripresa ricca di emozioni e colpi di scena.

Invece, malgrado le aspettative, il match si appiattisce in un duello a centrocampo. Merito, indubbiamento, del meccanismo difensivo del Cagliari, che riesce pian piano ad addormentare il match. Le azioni da gol scarseggiano e si riducono ai soli colpi individuali degli uomini più importanti: Lapadula da un lato, Cheddira dall’altro. Solo al 60′ un lampo di luce da parte del Bari, con Morachioli che trova il tacco di Benedetti, ma Radunovic risponde ancora presente.

Mignani, dunque, alla mezz’ora della ripresa prova a pescare dalla panchina: dentro Folorunsho e Bellomo, per Esposito e Maita. La risposta di Ranieri è lo scambio dei “nove“: fuori Lapadula, dentro Pavoletti.

C’è ancora scena, però, per Radunovic, che all’82’ mette la toppa su una doppia occasione dell’ex Ceter, anche se il secondo tentativo è macchiato dal fallo di mano del bomber colombiano. In pieno finale di partita, invece, tocca a Zappa prendere le veci del portiere: incursione laterale di Ceter, che fa uso della sua forza fisica per sfondare e servire Cheddira, che colpisce a botta sicura ma trova la respinta sulla linea del terzino degli isolani.

In pieno recupero, arriva l’episodio che scuote nuovamente il match: l’intervento di Altare su Folorunsho al 92′ viene reputato falloso da Mariani, che decreta il secondo rigore della gara per il Bari. Dal dischetto si presenta l’esperto Antenucci, al suo primo pallone toccato dopo essere subentrato al 95′ per Benedetti, che spiazza Radunovic e regala il pareggio al Bari.

Dal parapiglia dopo il gol scaturisce un prolungamento del recupero: si gioca per altri 4′, in cui non succede niente di particolare.