Nello studio di Pierluigi Pardo e i suoi ospiti, è andato in onda su DAZN il quarto episodio di Open VAR. Format nel quale vengono esplicitati gli audio VAR dei principali episodi arbitrali della giornata che precede la puntata settimanale. Con l’aiuto del vicedesignatore Gervasoni, nell’episodio odierno sono stati analizzati diversi interessanti episodi.
L’ultimo caso preso in analisi è stato il rigore, nel corso del folle 4-3 tra Cagliari e Frosinone, prima assegnato in campo e poi revocato ai padroni di casa, in seguito a un consulto tra la sala VAR e l’arbitro Luca Pairetto. In una situazione di contesa del pallone in area di rigore degli ospiti, tra un attaccante del Cagliari e il portiere dei ciociari Turati, il secondo anticipa il primo colpendo la sfera di gioco in uscita con il guantone. Il direttore di gara, convinto del contrario, fischia il calcio di rigore per il Cagliari. Dopo la revisione in sala VAR e quella successiva al monitor da parte di Pairetto stesso, il rigore viene di fatto revocato.
Ecco dunque l’audio del VAR in dialogo con il direttore di gara Pairetto:
VAR – “Primo palo, Orlando. Niente, niente, attaccato. Hai tempo. Check completato. Braccio attaccato al corpo. Bene. Questo è buono. Possibile fuorigioco. Rigore. Ha fischiato rigore. Allora, adesso ti do la goal line, te la faccio andare in loop. Si, devo vedere se il portiere prende il pallone. Si, prende il pallone. Se vuoi controllare l’APP. Dimmi tu Massi. Fammi vedere. Si, il portiere tocca il pallone devo guardare solo una cosa. Qui ho una bandierina blu, vado avanti. Ok questo è buono, fammelo rivedere solo un’altra volta. Scegliamo la camera migliore. Ok, è questa. Fammelo vedere tutto. Dal program si vede nettamente il tocco del pallone. Luca, ti consiglio un’On Field Review per possibile non rigore. Ti faccio vedere il punto di contatto. Questo è il portiere, ti faccio vedere. Ok, mai rigore. Rimessa al portiere.”
IL COMMENTO DI GERVASONI
Nello studio di DAZN, dopo aver riascoltato il dialogo tra Pairetto e l’assistente, Gervasoni ha commentato l’episodio spiegando come l’arbitro abbia percepito la situazione di contrasto in maniera contraria, sottolineando come in casi di questo tipo la sala VAR deve sempre richiamare il direttore di gara al monitor in quando una situazione chiara dalla sala rimane interpretativa e quindi non certa per l’arbitro:
GERVASONI – “L’arbitro ha percepito male la situazione. Classica situazione di palla contesa tra attaccante e portiere e semplicemente, chi arriva prima vince. Qui arriva prima il portiere. L’arbitro in campo ha percepito il contrario e sa già che se le immagini dimostrano il contrario sarà chiamato al monitor. Il VAR deve in ogni caso, in questo tipo di situazioni, richiamare per forza l’arbitro a revisionare perché è una situazione evidente al monitor ma interpretativa quindi l’arbitro lo deve vedere.”