Cagliari, parla l'ex Jeda: "Non mi aspettavo un inizio così altalenante"

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Jedaias Capucho Neves, noto ai più come Jeda, ha parlato riguardo al Cagliari di mister Davide Nicola. La seconda punta brasiliana ha militato in rossoblù tra il 2008 ed il 2010. Qui sotto trovate riportate le parole rilasciate dal brasiliano per l'edizione giornaliera del quotidiano La Nuova Sardegna. 

LE DICHIARAZIONI DI JEDA

LA VITTORIA CONTRO IL PARMA - “Non mi aspettavo un inizio così altalenante con qualche sofferenza di troppo. Questa vittoria con il Parma è stata molto importante: questi punti servivano proprio. Un successo che dice che comunque è campionato molto equilibrato sia davanti sia dietro: ci saranno momenti belli e momento brutti. E bisogna essere bravi a gestire quelli brutti. Ho visto una squadra molto tosta. A me piacerebbe vedere il Cagliari sempre così. Avevo paura del Parma, ma il Cagliari ha tirato fuori il meglio di se, soprattutto quella grinta che serve”.

L'ATTACCO - “Non credo che il Cagliari sia la squadra peggiore a livello di attacco in questo campionato, io credo che bisogna cercare di capire bene le caratteristiche dei giocatori e cercare di mettere nelle condizioni gli attaccanti di avere possibilità e occasioni. Il Cagliari ha sempre giocato bene, solo con l’Empoli è andata male sotto tutti i punti di vista. I giocatori devono mettersi a disposizione, devono seguire in tutto e per tutto l’allenatore: il Cagliari è una squadra comunque giovane che può correre dall’inizio alla fine”.

LE PAROLE SU GAETANO - “È uno di quelli che sicuramente si avvicinano molto alle mie caratteristiche perché è un giocatore che può fare il trequartista: davanti può dare un contributo importante a questa squadra. L’ho seguito quando era nella Primavera del Napoli.

JUVE-CAGLIARI 2-3, IL RICORDO DEL MATCH - “Quel giorno noi siamo stati paragonati al Cagliari dello scudetto e questo mi riempiva di orgoglio. Quando tu vieni accostato ai mostri sacri del Cagliari ti vengono i brividi perché vuol dire che la gente ti rispetta, ti ama. Tre i momenti che ricordo bene: il gol a Buffon ma anche il momento in cui ho beccato Cellino nel tunnel dello spogliatoio, era al settimo cielo. Poi quando la partita è finita, la gente è impazzita. Bellissimo. Soprattutto perché abbiamo vinto giocando a calcio. Quella era una squadra che non aspettava, che giocava con coraggio, a viso aperto, proprio alla pari, senza nessuna paura”.

LA PROSSIMA SFIDA CON LA JUVE - “La prima cosa è non avere paura, non chiudersi dietro e pensare di difendersi per tutta la partita. No, non esiste. La caratteristica del mio Cagliari, dico così, era quella di incutere paura anche alle big. Thiago Motta ha fatto già vedere che la sua squadra in questo campionato dirà la sua. Però io a Parma ho visto un Cagliari che se la può giocare senza paura”.

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Scritto da

Lorenzo Cuomo