Il caso plusvalenze che ha colpito la Juventus entra nella sua fase più calda. Già ieri avevamo detto che alla società bianconera vengono restituiti, momentaneamente, i 15 punti in attesa dell’ultima sentenza che dovrebbe arrivare entro la fine della stagione. Così il rischio di trovare un mese di maggio pieno di impegni extra campo è una certezza, ma l’obiettivo è quello di non cambiare più la classifica e arrivare ad una decisione finale entro il 30 giugno.
Come ben noto, il Collegio di Garanzia dello Sport ha 30 giorni di tempo per spiegare le motivazioni della sentenza emersa ieri. In realtà i tempi burocratici sono inferiori rispetto al tempo massimo e quindi è probabile che i risultati arrivino entro un paio di settimane. In questo modo, come riporta la Gazzetta dello Sport, considerando un’altra quindicina di giorni per convocare la Corte federale d’Appello, il processo potrebbe svolgersi tra il 22 e il 23 maggio, con la chiusura del campionato fissata al 4 giugno. Una volta arrivato il verdetto la Juventus non solo avrebbe tutto il tempo per presentare ricorso ma si delineerebbero tutte le posizioni di classifica che vedono molte squadre, compresi i bianconeri, impegnate nella corsa alle coppe europee.
Tuttavia, nella sentenza di ieri i giudici non hanno accolto tutti i punti del ricorso da parte dei legali della Vecchia Signora. Infatti le pesanti inibizioni del 20 gennaio scorso ad Andrea Agnelli (24 mesi), Maurizio Arrivabene (24 mesi), Fabio Paratici (30 mesi) e Federico Cherubini (16 mesi) sono state ritenute coerenti, confermando le condanne per violazione dell’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, in particolare sulla mancata lealtà. Spetterà alla Corte Federale d’Appello, invece, rivalutare quelle di Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli-Venier, Enrico Vellano, Francesco Roncaglio, Daniela Marilungo e Caitlin Mary Hughes.
Con un quadro così travagliato non si può che aspettare la nuova sentenza e chiudere una volta per tutte il capitolo plusvalenze.