CHE FINE HA FATTO ADEL TAARABT? GENIO E SREGOLAZTEZZA MADE IN MAROCCO – L’ultimo episodio della rubrica del “Che fine ha fatto?” a cura di Numero Diez aveva riportato alla luce le gesta del Tanque Denis, ormai relegato in Serie D tra i dilettanti. Questa volta, invece, ripercorreremo la carriera di un altro giocatore che in passato ha militato nel massimo campionato italiano e che, come l’ex Atalanta, è riuscito a lasciare il segno.
Il suo nome è Adel Taarabt e di mestiere fa il centrocampista. Di origini marocchine, il calciatore ha indossato anche i colori di Tottenham, Milan e Benfica prima dell’inaspettato declino verso la fine del suo percorso. Tra lampi di genio e qualche capriccio stile Balotelli, ha trascorso gli ultimi anni nell’ombra di ciò che è stato. Ma che fine ha fatto adesso?
È IL LENS AD OFFRIRGLI LA PRIMA OPPORTUNITÀ, POI LONDRA
Nella stagione 2006/2007 Taarabt si lancia nel mondo dei professionisti. Dopo un periodo di assestamento tra i più giovani, infatti, il Lens decide di farlo esordire in prima squadra nel campionato francese di Ligue 1. Bastano 15 presenze e qualche giocata intelligente per suscitare l’interesse di alcuni club inglesi, che nel giro di pochi giorni faranno di tutto per accaparrarsi le sue prestazioni. Ma alla fine è il Tottenham a convincere il giovane centrocampista, il quale – dopo aver sposato il progetto degli Spurs e accettato la loro offerta basata sull’integrazione immediata in prima squadra – finisce per incappare nell’esperienza più controproducente della sua vita professionale.
In tre effettive stagioni in Inghilterra, infatti, Adel Taarabt mette a referto solamente 15 apparizioni tra campionato e competizioni extra. Insomma, non proprio il cospicuo bottino che in tanti si sarebbero aspettati dopo il suo passaggio in Gran Bretagna. O almeno fino al trasferimento dall’altra parte di Londra, dove ad aspettarlo c’è il QPR e la Championship. Proprio con la casacca biancoazzurra, infatti, il marocchino ritrova fiducia nei suoi mezzi e una buona dose di continuità grazie al minutaggio riservatogli.
LA PROMOZIONE CON IL QPR PRIMA DELL’ESPERIENZA AL MILAN
Agli inizi del 2001, dunque, Taarabt mette in mostra tutto quello che è il suo talento. Valanghe di gol e altrettanti assist permettono, infatti, ai Queens Park Rangers di raggiungere la promozione in Premier League a distanza di quindici anni di assenza. Eletto anche Player of the Year, il fantasista conclude la stagione con 19 reti e 16 assist (oltre che con la fascia da capitano). Ma l’ingresso nel massimo campionato inglese non è dei migliori, dove fatica ad esprimersi al meglio e finisce per essere ceduto in prestito.
Prima il Fulham, club con il quale è sceso in campo per 18 volte andando a segno solo una, e dopo con il Milan, periodo in cui i tifosi rossoneri hanno creduto di aver trovato una nuova stella. E in realtà l’impressione data durante la sua permanenza in Italia è stata questa, scatenando spesso disordine tra le difese avversarie. Ciononostante, però, la società milanese decide di rispedire al mittente il cartellino di Taarabt e rinunciare al diritto di riscatto. Alla fine della stagione 2013/2014 il giocatore torna al QPR dopo aver segnato 4 gol in 16 match.
BENFICA, GENOA E INFINE EMIRATI ARABI
Da qui prende piede il periodo di decadenza della carriera di Adel Taarabt. Dopo il rientro in Inghilterra, infatti, il giocatore risulta futile alla causa londinese e va in scadenza di contratto. Quindi è il Benfica a proporgli un contratto quinquennale offrendo così una possibilità di reintegro seppur gradualmente. Il marocchino viene infatti assegnato alla seconda squadra del club per poi essere promosso tra “i grandi”. Una mossa che non cambia gli scenari e che, anzi, finisce per annullare le motivazioni del ragazzo cresciuto al Lens.
Durante gli spostamenti tra la prima e la seconda squadra del Benfica, Taarabt trascorre una seconda avventura in Italia. Il Genoa di Preziosi lo tiene infatti per una stagione e mezza prima della scadenza del prestito. In rossoblù 2 marcature in 29 partite totali. Dalla stagione corrente, invece, è un giocatore dell’Al-Nasr, club degli Emirati Arabi.
TAARABT E IL MAROCCO: E SE FOSSE STATO CHIAMATO PER QATAR 2022?
Il Mondiale in Qatar ha sentenziato: l’Argentina e Leo Messi sono finalmente sul tetto del Mondo, ma se c’è una squadra alla quale vanno davvero fatti i complimenti questa è il Marocco. Una Nazionale outsider che ha varcato la soglia della competizione in punta di piedi e che si è fatta strada fino alle semifinali, battendo Belgio, Spagna e Portogallo. Una favola che molti avrebbero voluto che si concludesse con un lieto fine, ma che ha dovuto fare spazio allo strapotere di Kylian Mbappé e la sua Francia. Ma un’eventuale presenza di Adel Taarabt avrebbe potuto incidere sull’economia del piazzamento finale?
Trovare una risposta a questa domanda è quasi impossibile. Tuttavia, può essere più semplice capire come il talento di Taarabt avrebbe potuto combaciare alla perfezione con i vari Ziyech, Hakimi, Boufal, Ounahi ecc., e magari spingere una Nazione intera ad un’impresa storica. Purtroppo, però, la chiamata da parte di Regragui non è arrivata, ma ciò non toglie il fatto che in occasione dei prossimi Europei Taarabt possa tornare a far parte dei convocati del Marocco.
All’età di 33 anni l’ex Milan può ancora sorprendere e, chissà, magari regalare alla sua Nazionale un’esperienza futura come quella che si è appena conclusa.