Chi è Sarr, la possibile sorpresa in casa Inter dopo l’infortunio di Arnautovic – Simone Inzaghi dovrà fare i conti con lo stop forzati di Marko Arnautovic. Il numero 8 ha rimediato una distrazione muscolare di media entità alla giunzione miotendinea del bicipite femorale della coscia sinistra. Con la prospettiva di molteplici settimane di stop, ecco che l’ex tecnico della Lazio è obbligato a pensare a delle soluzioni. Tra le valutazioni che vengono fatte con i membri consolidati della prima squadra, spunta però il nome di un baby attaccante. Si tratta di Amadou Makhtarlayi Sarr, classe 2004 che milita nella Primavera nerazzurra.
CHI È SARR – LA SUA STORIA
Sarr è senegalese, nativo di Gossas. Arriva in Italia quando è ancora minorenne, ed inizia a giocare a calcio in provincia di Treviso. È il Liventina che gli da la possibilità di calciare per la prima volta il pallone nel nostro paese. Con i biancoverdi gioca per una anno, diventando campione nazionale per la categoria giovanissimi. A quel punto l’Inter si mette sulle sue tracce per portarlo a Milano. Il passaggio si concretizza nel Luglio del 2018, e Sarr si aggrega all’under-17 e 18 nerazzurra. Questa sarà una costante per il giovane attaccante senegalese, che si vedrà sempre spostato tra una categoria e l’altra. La sua miglior stagione la vive nel 2021/2022, quando realizza 20 reti in 33 presenze tra Viareggio e l’under-18.
CHI È SARR – LE PRIME VOLTE IN PANCHINA
Due sono state le convocazioni che Inzaghi gli ha riservato quest’anno. Con il Cagliari e con la Fiorentina, e l’impressione è che saranno destinate ad aumentare. Sarr è un attaccante di più di 190cm, ai quali però combina buone doti fisiche. Il senegalese infatti muove i primi passi come attaccante esterno, e tutt’oggi non ha abbandonato le fasce laterali. È lì che si rifugia quando vuole cercare la miglior zolla di terreno possibile per esprimersi in tutte le sue potenzialità. Per somiglianza fisica e tecnica lo potremmo paragonare più a Thuram che Arnautovic, ma questo non toglie che potrebbe essere lui un possibile sostituto dell’austriaco.