Colantuono dopo Salernitana-Sassuolo: "Dimostrato di avere qualità e attribuiti"

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Il pareggio tra Salernitana e Sassuolo non è stato un risultato soddisfacente per nessuna delle due parti: la Salernitana si avvicina sempre di più alla retrocessione e il Sassuolo resta al diciottesimo posto, con il rischio di scendere al diciannovesimo in caso in cui l'Empoli guadagnasse almeno 1 punto contro il Torino. Stefano Colantuono è intervenuto ai microfoni di DAZN per commentare la partita. Di seguito, le sue parole.

COMMENTO AL MATCH - "Onestamente la partita era giusta, solo che poi ci mettiamo sempre del nostro, anche un po’ di sfortuna. I gol erano inevitabili, da palla inattiva a nostro favore. Dovevamo stare attenti perchè sapevamo che il Sassuolo aveva queste caratteristiche, ha giocatori con gamba. Il secondo gol è stato un malinteso tra due nostri giocatori, può capitare. Normale che la partita sia in salita così, devo dire che nel secondo tempo la squadra mi è piaciuta, abbiamo giocato con equilibrio rischiando qualcosa. La Salernitana deve fare questo, non devi partire con uno svantaggio, recuperare in Serie A da uno svantaggio è difficile”.

MANCATA ESULTANZA - Il gol di Maggiore? Non entro nel merito delle decisioni arbitrali, non so perché non ho esultato, ho un problema al ginocchio ma ho esultato dentro. Il 2-2 era un buon risultato e potevamo provare a vincerla”.

TROVARE LE MOTIVAZIONI - "È una questione che ripeto spesso ai giocatori. L'ambiente del calcio lo frequento da tanti anni e le motivazioni vanno sempre trovate. In primo luogo, devi rendere conto alla società che ti paga, poi anche per questa gente che che va rispettata. Ci stanno i fischi, non possiamo pretendere altro. Bisogna finire il campionato nel miglior modo possibile, quale sarà la nostra classifica lo sapremo alla fine. La squadra ha dimostrato di avere qualità e attributi".

STIMOLO NELL'INCONTRARE LA LAZIO - "Era meglio avere un calendario più semplice. Faremo la nostra partita sapendo che l'avversario è di primissima fascia".

 

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Scritto da

Samuele Oddi