Antonio Conte alla vigilia di Lazio-Napoli, in scena all'Olimpico di Roma, sabato 15 febbraio alle ore 18:00, ha parlato in conferenza stampa soffermandosi su vari nodi cruciali tra cui giocatori come Raspadori e Buongiorno, il cambio modulo e ormai le classiche diatribe riguardante il VAR. Una partita molto importante per gli azzurri, i quali vogliono allungare sulla compagine nerazzurra. I giocatori da tenere d'occhio sono Pedro, attaccante veterano delle Lazio che ha segnato una doppietta contro il Monza e per i partenopei il centravanti belga Romelu Lukaku con otto di nove gol realizzati nella ripresa (dato statistico alquanto interessante). La Lazio sta bene e la dimostrazione la si evince dalla vittoria schiacciante con il Monza con il risultato di 5-1. Il Napoli farà di tutto per acciuffare i tre punti. Ecco le parole del tecnico Conte.
LE PAROLE DI ANTONIO CONTE
PRIMO POSTO - “Quello che conta e continuerà a contare è il lavoro fatto: hai un gruppo di calciatori che hanno sposato fin da subito il verbo lavorare ed è quello che ci porta ad avere una classifica bellissima nonostante delle situazioni in cui dovremo sopperire ad alcune difficoltà. Ma cerchiamo di trovare una soluzione e bypassarla, cerco di far capire questo ai ragazzi: andiamo avanti, forti del lavoro fatto nonostante alcune difficoltà e il fatto che in sette mesi abbiamo dovuto cambiare tre sistemi di gioco a causa di alcune difficoltà di percorso. Il merito va tutto a loro perché sono delle spugne e questo mi permette di proporre anche alcuni cambiamenti".
MODULO - "Ci sono delle situazioni che non possiamo non vedere, sono tangibili: ci sono degli infortuni e quando vengono colpiti determinati ruoli bisogna trovare una soluzione cercando di sfruttare le qualità dei calciatori. Non chiederò ad un giocatore di fare qualcosa che non ha mai fatto o che non fa da tempo: significherebbe mettere in difficoltà lui e la squadra. Cercheremo di mettere l'abito giusto: ci saranno opportunità per chi non ha avuto grandi soddisfazioni fino ad ora. Cercheremo di trovare la soluzione migliore senza snaturare le caratteristiche dei giocatori".
IL VAR - "Come se ne esce? Ho già detto quello che volevo dire, sono anche stato attaccato duramente quando ne ho parlato: l'ho fatto per primo. Ho parlato anche di noi allenatori, poi ho visto che qualcuno si è tirato fuori dicendo "sta parlando per lui", poi ho visto che si sono lamentati. Forse il noi era giusto. Non voglio entrare in alcune discussioni, sarebbe stupido: quello che avevo da dire l'ho detto, mi fa sorridere il fatto che tanti poi siano venuti sulla stessa linea quando sono stati toccati personalmente. Anche tanti media, quando hanno toccato alcune squadre, si sono schierati: quando ho parlato io non ho visto tutta questa solidarietà. Fa capire la discrepanza quando uno è a Napoli".
RASPADORI - "Durante l'anno ci sono alcuni calciatori che hanno più possibilità, non avendo le coppe: non c'erano molte possibilità di dare minutaggio a tutti. Poi se le cose vanno bene spesso si conferma lo stesso undici titolare andando poi a cercare il giusto cambio: è una grande opportunità per tutti, io credo tantissimo in tutti, hanno la mia massima fiducia. Non devono demoralizzarsi per un voto negativo in pagella, quello che conta è quello che penso io: so che loro mi possono sempre dare tanto. Dovesse toccare a Jack, sono convinto che farà del suo meglio. A gennaio poteva andare via? Davamo anche lui? (ride,ndr). No per sapere, il campionato lo devi finire. Se volevamo dare pure lui, va bene tutto però... Io mi sono espresso nei suoi confronti dicendo che i calciatori bravi provo a tenerli: poi ci sono anche cause di forza maggiore e può accadere il contrario. E' importante che lui sappia cosa penso io, è sempre stato un ragazzo serio e applicato, ha sempre fatto il suo dovere. Chi è subentrato per infortuni ha sempre fatto benissimo, uno su tutti è Juan Jesus, sembrava stessi facendo giocare l'ultimo giocatore in Italia: invece i me vanno allenati e istruiti bene, devi cercare di esaltare le caratteristiche".