Correa come un fantasma a Marsiglia, Gasset chiarisce: "Non deve arrendersi, avrò bisogno di lui"

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CORREA COME UN FANTASMA A MARSIGLIA - Certi giocatori sembrano come rigenerati quando ritornano alla casa madre dopo il prestito. Letteralmente come se avessero bevuto la pozione di Panoramix nei film di Asterix e Obelix. Insomma, totalmente rinati. Invece per altri è l'effetto contrario, quasi come se avessero fatto meglio a non andarsene. Uno degli esempi lampanti è quello di Joaquin Correa, sino a fine stagione in forza all'Olympique Marsiglia, ma di proprietà dell'Inter

L'esperienza dell'attaccante argentino in terra francese sinora è alquanto negativa. E si è aggravata col passare dei mesi. Infatti sono solo 21 i minuti giocati da Correa nelle ultime 22 partite. Un misero bottino, considerato quanto ci aveva puntato il Marsiglia ad inizio anno. L'obbligo di riscatto scatterebbe alla qualificazione in Champions League dei francesi, per la verità distante ora ben 7 punti. Ma diciamo che entrambe le parti sono scontente della situazione. 

Ne ha parlato l'allenatore dell'OM, Jean-Louis Gasset, in conferenza stampa. Di seguito le sue dichiarazioni ufficiali. 

CORREA E IL SUO IMPIEGO - "È sempre nel gruppo e si allena sempre. È in un reparto dove abbiamo Aubameyang, Moumbagna e Ndiaye che possono giocare da mezza punta. Credo che a Clermont abbia giocato un quarto d'ora (9 minuti in realtà, ndr). L'ho visto questa settimana perché voleva parlarmi".

MOTIVAZIONI E NEVER GIVE UP - "Gli ho detto di non arrendersi. Ad un certo punto avrò bisogno di lui. Non sono stato io a costruire la squadra. Quando ci sono così tanti attaccanti centrali è difficile dare una possibilità a tutti. Vi ho detto quando sono arrivato che il mio obiettivo era rimettere i giocatori al loro posto. Se gioca, è al suo posto o comunque è un giocatore tra quelli che possono giocare".

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Scritto da

Daniele Bertoni