Nella giornata di oggi, il direttore tecnico del Lecce, Pantaleo Corvino, è stato protagonista in conferenza stampa insieme al DS Trinchera. Ricordiamo che per l’ex direttore della Fiorentina si tratta del secondo mandato nel club salentino, dopo quello dal 1998 al 2005. Di seguito le sue dichiarazioni sulla stagione e, soprattutto, sugli obiettivi raggiunti:
STAGIONE – “Ho parlato poco da febbraio ad oggi, avrei potuto farlo dopo trionfi su certi campi o in momenti importanti come dopo Cremona o dopo Bergamo, ma anche durante momenti difficili e critici, ma anche in quel caso non volevamo creare contraddittori per distogliere la squadra dall’obiettivo da raggiungere. Abbiamo preferito essere vicini ai calciatori e supportarli in tutto. Siamo qui perché facciamo delle analisi di fine stagione, della fine di un primo ciclo iniziato due anni e dieci mesi fa“.
OBIETTIVI – “Quando sono arrivato, il presidente mi ha chiesto di raggiungere in primis un riequilibrio finanziario, quindi risanare le finanze del club. Il secondo era di raggiungere possibilmente, e sottolineo possibilmente, qualche risultato sportivo. Non potevo accettare l’idea, dentro di me, di raggiungere possibilmente qualche risultato sportivo, sono andato oltre. Mi sono detto che ero tornato per riportare il Lecce dove lo avevo lasciato, sia la prima squadra che la Primavera“.
SOCIETÀ – “La nostra è una società che ha il piacere e la passione per questo territorio. Non siamo fondi, non abbiamo sceicchi e non siamo troppo facoltosi. Le nostre possibilità ci permettono di fare il meglio per quello che possiamo fare. Attraverso un esercizio oculato di gestione abbiamo fatto in modo di non avere perdite, perché per raggiungere gli obiettivi devi avere delle perdite come le hanno gli altri, è impossibile diversamente“.
MERCATO – “Se io e Trinchera non ci fossimo accontentati del budget messo a disposizione, non avremmo potuto raggiungere questo obiettivo richiesto. Ho dato il massimo con questi numeri: compresi gli incentivi all’esodo, abbiamo speso 16 milioni e 995 mila euro di monte ingaggi. Mentre per la campagna acquisti, compreso anche Samek, 5 milioni e 994 mila euro di cartellini, per un totale di poco 22 milioni di euro per la prima squadra“.
CRITICHE – “Sta a me e a Trinchera isolarci. Chi mi critica è sangue del mio sangue, calcisticamente parlando. Io farò di tutto per far cambiare idea, posso non comprenderle, ma farò di più. Tra noi e il presidente c’è stato un confronto, so che devo continuare l’opera di risanamento finanziario, perché tra Covid e nuove politiche dirigenziali hanno portato a uno squilibrio. È difficile farlo coniugando gli obiettivi, ma noi lo stiamo facendo“.