La storia degli oriundi convocabili nella nazionale italiana risale agli inizi del XX secolo. La storia racconta di ben 30 milioni di italiani che nel 900 sono approdati verso le Americhe in cerca di fortuna soprattutto in Brasile e Argentina. Col tempo molti giocatori che si stavano affermando nel panorama calcistico mondiale hanno scelto di rappresentare lo stivale. Gli ultimi due in ordine di tempo sono Luiz Felipe, alla sua prima storica convocazione in Nazionale, e Joao Pedro, già chiamato a gennaio per lo stage a Coverciano. Ecco chi sono i cinque oriundi più celebri della Nazionale italiana.
GABRIEL PALETTA
Paletta nasce a Buenos Aires nel 1986, il difensore centrale ex Milan e Parma ha origini calabresi, dato che il bis nonno era della provincia di Crotone ed è proprio grazie a questa parentela che riesce ad ottenere la doppia cittadinanza. Nel 2005 quando ancora giocava in Argentina venne chiamato dalla Nazionale Argentina under 20 dove vince il mondiale. I suoi compagni di squadra all’epoca erano: Aguero, Gago e Lionel Messi. La nazionale maggiore non lo chiamerà mai e nel 2014 l’allora CT italiano Cesare Prandelli, dopo la grande stagione di Paletta al Parma, decide di convocarlo per la spedizione ai Mondiali in Brasile. Il centrale fa il suo esordio ufficiale in Nazionale ai Mondiali nella prima partita dell’Italia contro l’Inghilterra. Quella sarà la sua unica presenza ufficiale con l’Italia. Dopo il fallimento del Parma Paletta vestirà la maglia del Milan fino al gennaio del 2018 dove andrà per una breve parentesi in Cina al Jiangsu Suning. Adesso è alla sua terza stagione al Monza di Berlusconi.
EDER
L’attaccante ex Sampdoria e Inter nasce nel 1986 a Lauro Müller e grazie ad un tris nonno emigrato in Brasile alla fine del 1800. Questa parentela gli permette di ottenere la doppia cittadinanza e quindi una convocazione in Nazionale. Sarà Antonio Conte nel marzo del 2015 a volerlo convocare per le gare di qualificazione all’Europeo del 2016. Eder fa il suo esordio da subentrante contro la Bulgaria e segna il gol del 2-2 degli Azzurri. Con Conte sarà il titolare agli Europei e segnerà un solo gol, ma pesantissimo, nel girone E contro la Svezia. Anche con Ventura Eder non perde il posto nei convocati fino allo spareggio decisivo per i Mondiali del 2018 sempre contro la Svezia, spareggio che vedrà la nostra Nazionale non qualificarsi. Eder conclude la sua esperienza in azzurro con 26 presenze e ben 6 gol.
EMERSON PALMIERI
Emerson Palmieri nasce nel 1994 a Santos in Brasile, le sue origini sono italiane da parte della madre, essendo discendente di Alfonso Palmieri nato nella provincia di Cosenza. Il terzino esordisce nella nazionale brasiliana under 17 nel 2011 dove prende parte al campionato sudamericano di categoria che vincerà. Dopo l’esordio al Santos passa prima al Palermo e poi alla Roma dove entra nei radar di Ventura. Solo la rottura del crociato gli impedisce l’esordio in Nazionale maggiore, che comunque arriverà il 10 settembre 2018 quando l’Italia affronta il Portogallo in Nations League. Sulla panchina azzurra c’è Roberto Mancini e Palmieri è passato dalla Roma al Chelsea di Conte. Il terzino prende parte alla gloriosa spedizione italiana agli Europei del 2021 dove, complice l’infortunio di Spinazzola, scende in campo in semifinale e finale. Le presenze di Palmieri ad oggi sono ben 25 ed è stato chiamato anche per gli spareggi del Mondiale 2022.
MAURO GERMAN CAMORANESI
Camoranesi nasce nel 1976 a Tandil in Argentina, il suo bisnonno viene dalla provincia di Macerata e grazie a questo è convocabile per la nazionale italiana. Dopo gli inizi in Messico e in Uruguay viene acquistato dal Verona nel 2000 dove resta fino al 2002 prima di passare alla Juventus. Nel 2003 Trapattoni lo convoca per la prima volta in Nazionale e fa il suo esordio a 26 anni in amichevole contro il Portogallo. Il giocatore entra a tutti gli effetti nel giro della Nazionale e prende parte agli Europei del 2004 dove l’Italia esce al primo turno. Dopo l’addio di Trapattoni anche Lippi decide di convocarlo e prende parte ai Mondiali 2006: il resto è storia. L’Italia vincerà il suo quarto mondiale e Camoranesi è il settimo oriundo e unico nel dopoguerra ad aver vinto un campionato del mondo con la maglia azzurra. Camoranesi chiude la sua carriera in Nazionale nel 2010 dopo il deludente mondiale Sudafricano.
JORGINHO
Jorginho nasce a Imbituba, Brasile nel 1991 e grazie ad un trisavolo paterno della provincia di Vicenza ottiene la doppia cittadinanza. Il brasiliano si trasferisce in Italia nel 2007 alle giovanili dell’Hellas Verona e nonostante le problematiche iniziali del suo primo periodo in Italia riesce ad esordire con la prima squadra degli scaligeri nel 2009 in Coppa Italia di Lega Pro contro la Sambonifacese. Nel gennaio del 2014 passa al Napoli e, dopo un avvio altalenante con Benitez ai suoi ultimi mesi come coach dei partenopei, diventa un titolare inamovibile con Maurizio Sarri. Con l’ex Empoli Jorginho vive delle stagioni magiche, tanto che per ben due volte il Napoli è vicino a vincere lo scudetto. Grazie alle ottime prestazioni in campionato nel 2016 Jorginho si guadagna la chiamata in Nazionale da Ventura prima in amichevole contro la Spagna e poi agli spareggi dei Mondiali 2018 contro la Svezia. Con Mancini Jorginho diventa il titolare inamovibile della Nazionale e sarà lui il protagonista dell’ultimo Europeo vinto dall’Italia, visto il ruolo da regista nel magnifico centrocampo azzurro. Nel 2021 Jorginho entra nel podio dei 3 candidati al pallone d’oro, la prima volta per un giocatore italiano dal 2006.