DAZN arriva in Parlamento: cosa c’è nel futuro del calcio in streaming?

single

DAZN diventa materia di discussione alla Camera dei Deputati. L’argomento riguarda la qualità del prodotto erogato e la trasparenza delle operazioni.

La risoluzione 7-00725, presentata dall’onorevole Paita di ItaliaViva, è stata approvata quasi all’unanimità dalla IX Commissione della Camera. L’esecutivo si impegna ad operare anche in ambito normativo per assicurare che il prodotto rispetti aspettative e promesse fatte ai fruitori.

Nello specifico, si cerca di assicurare che DAZN, così come gli altri erogatori di servizi analoghi, garantiscano agli utenti una piena tutela. Soprattutto in materia di trasparenza, informazione, indennizzi, reclami e assistenza tecnica.

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha un ruolo fondamentale in questa situazione. Infatti, è l’organo che avrà pieni poteri di controllo e sanzionatorio su eventuali problemi. Ha, dunque, il compito di regolare ogni situazione e controllare che tutto vada secondo le regole.

A garanzia della libertà di mercato, le rilevazioni di ascolto effettuate da DAZN ed enti analoghi, devono rispettare precisi criteri di trasparenza, verificabilità e certificazione. Questi criteri sono previsti nell’atto di indirizzo dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

Alle piattaforme per la distribuzione in streaming di contenuti audiovisivi, come DAZN, si prescrive l’adozione di precise modalità tecniche. Modalità necessarie per evitare che un eventuale sovraccarico delle reti possa bloccare o rallentare il traffico dei dati, compromettendo lo svolgimento dei servizi.

La Camera dei Deputati scende in campo in prima linea per garantire i diritti degli abbonati. Anzitutto, ha deciso di occuparsi del settore di distribuzione di contenuti sportivi audiovisivi. Un settore che sta crescendo a dismisura e sta cambiando tanto negli ultimi anni. Ma che continua ad essere sempre un aspetto fondamentale e un settore trainante per l’economia italiana.

Bisogna ricordare che il calcio –e lo sport in generale- è una delle “aziende” più forti di questo paese. Fa lavorare non solo calciatori, dirigenti e gente immediatamente circostante, ma anche molti altri settori; tra questi possiamo menzionare quello dei trasporti, delle comunicazioni e dell’informazione.

E, visto l’inizio non felicissimo di stagione, è una scelta quanto mai saggia che tutto sia diretto e controllato, in prima linea, da chi occupa le posizioni di governo.

Immagine in evidenza presa da flickr con diritti Google Creative Commons