Si è chiusa questa lunga e imprevedibile sessione di mercato. Pietro Accardi, direttore sportivo dell’Empoli, è intervenuto in conferenza stampa e ha tirato le somme sui movimenti della squadra toscana.
“MERCATO DIFFICILE E IMPEGNATIVO”
Il primo ribaltone in casa Empoli si è consumato in panchina con l’avvicendamento tra Aurelio Andreazzoli e Paolo Zanetti. In sede di mercato Accardi ha provato a consegnare a Zanetti una squadra competitiva che possa puntare serenamente alla salvezza. Lo stesso ds si è detto soddisfatto del lavoro portato avanti e lo ha confermato in sala stampa:
“Il mercato è stato difficile e impegnativo, ringrazio tutti coloro che hanno lavorato insieme a me. I segretari, gli osservatori, il mio braccio destro Colucci. Abbiamo fatto il massimo e siamo contenti. Siamo soddisfatti della squadra che abbiamo costruito, riteniamo di avere una squadra completa in tutti i reparti. L’abbiamo costruita anche secondo le indicazioni del nostro allenatore, sarà poi il campo a dire se abbiamo fatto bene“.
Sempre in ottica mercato, Accardi ha parlato anche del mancato arrivo ad Empoli di Zurkowski, rimasto alla Fiorentina dopo che le due società non hanno trovato l’accordo:
“Parto dall’inizio: noi avevamo un diritto di riscatto che non abbiamo esercitato per mancanza di disponibilità economica. Avevamo già speso per Vicario e Luperto. Inizialmente non sembrava difficile, i rapporti sono sempre stati ottimi. Dopo il ritiro loro pensavano di tenerlo, così noi ci siamo mossi per avere altre soluzioni. Da ultimo avevamo trovato l’accordo definitivo che noi volevamo formalizzare. Negli ultimi due giorni di mercato la Fiorentina ha fatto una richiesta su un giocatore per noi incedibile“.
In conferenza stampa il direttore sportivo ha anche approfittato per parlare degli ultimi tre arrivi, Pjaca, Walukiewicz e Akpa Akpro, e presentarli alla stampa:
“In loro ho trovato grandi motivazioni, mi ha colpito che hanno avuto molte richieste eppure hanno scelto Empoli. Questo ci deve far piacere. Pjaca è un giocatore straordinario, ha le stigmate del campione, ed è venuto con grande umiltà. Siamo soddisfatti di aver raggiunto questi obiettivi, sta a loro ora dimostrare sul campo le loro qualità“.