Oggi in esclusiva per Numero Diez abbiamo avuto il piacere d’intervistare Sabatino Durante, l’intermediario italiano più importante per quanto concerne il mercato dei calciatori sudamericani. Con lui abbiamo parlato dei giocatori in orbita Fiorentina, a livello presente ma anche futuro.
Ciao Saba, sfruttiamo con piacere la tua enorme conoscenza del calcio del Sudamerica per parlare di Viola…..
Volentieri.
Martinez Quarta-Igor potrebbe essere la coppia titolare di centrali difensivi della Fiorentina del prossimo anno, vista la situazione contrattuale di Milenkovic: la giudicheresti all’altezza di una squadra dalla dimensione europea?
Perché no? Stanno facendo bene, sono tutti e due in gamba e si son bene adattati al nostro calcio. Martinez Quarta è bravo tecnicamente, Igor è cresciuto tantissimo ed oltre ad essere forte fisicamente, lo è anche mentalmente. Ovvio però che non puoi averne due soli se giochi varie competizioni come la Fiorentina mi auguro farà: servono almeno due giocatori per ruolo.
Torreira rappresenta senza dubbio la rivelazione dell’ottima Viola di Vincenzo Italiano (è anche il miglior marcatore, con cinque reti, della compagine gigliata dopo Vlahovic): ti saresti aspettato un rendimento del genere al suo ritorno in Italia, dopo le stagioni non esaltanti vissute all’estero?
Se ti ricordi bene Giancarlo, qualche intervista fa ti avevo detto che Torreira veniva da dei campionati esteri deludenti, specie in Premier League, competizione che offre un livello di calcio sicuramente più alto del nostro; ma ti avevo anche pronosticato che in Italia sarebbe tornato a far bene. Dove mi ha sorpreso è nel discorso dei goal segnati, considerando che è un interditore, ma visto che nasce trequartista ed attaccante esterno (trasformato poi da Oddo in mediano), ci sta anche il fatto che abbia effettuato diverse segnature molto importanti.
Ci puoi descrivere in poche parole chi è Arthur Cabral?
Io lo conosco bene, conosco l’ambiente intorno a lui e tutti sanno che è un animale. Ha forza fisica ed una garra incredibili, è un guerriero che combatte contro tutto e tutti.
Al netto di tutto questo, avresti comunque concesso a Piatek (al di là dei suoi guai fisici) più spazio nell’ultimo periodo in cui il centravanti brasiliano si è conquistato la maglia da titolare?
Il gioco di Italiano si basa su un centravanti che sappia dialogare con la squadra, mentre Piatek è un finalizzatore, un attaccante d’area e basta. L’ex Trapani cerca invece un numero nove che esca fuori, faccia da sponda e si scambi di posizione con il resto dei compagni.
Facciamo un primo bilancio dell’operazione Nico Gonzalez: ha dimostrato di valere tutti quei soldi (il più pagato dell’intera storia della squadra toscana)?
Certo che lo ha dimostrato, alla Fiorentina ma anche con la maglia dell’Argentina. Un giocatore così non può certo valere meno di quella cifra, considerando anche che aveva giocato già in Europa con lo Stoccarda. Noi guarderemo il Mondiale in salotto, mentre l’Argentina lo disputerà da protagonista. Quindi come fa un ragazzo del genere a non costare almeno 25 milioni di euro? È un’operazione economica che ci sta tutta anche se la paragoniamo, per esempio, ai grossi investimenti fatti negli anni precedenti dalla stessa società viola per atleti molto inferiori.
Chiudiamo con una domanda sempre sulla Fiorentina, ma intesa in orbita futura: si può riaprire con il Penarol il discorso per Agustin Alvarez, dopo che l’affare è sfumato all’ultimo nell’inverno scorso?
Si può riaprire, c’è da dire però che, dopo il mancato trasferimento (non solo alla società gigliata, ma anche alle altre squadre che lo avevano cercato), il calciatore è sceso molto di morale, sta giocando poco e non bene. Quindi ribadisco che si possa ricucire, ma adesso va anche recuperato il giocatore.