ESCLUSIVA – Marino: “Napoli e Frosinone molto simili, la Juve ora deve pensare solo al campo”

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ESCLUSIVA MARINO – Pasquale Marino per diverse stagioni è stato uno degli allenatori italiani capace di far raggiungere alle proprie squadre risultati inaspettati. Tra i risultati di maggiore spicco nella sua carriera troviamo la promozione in Serie A del Catania nella stagione 2005-2006 (riportando i siculi dopo 23 anni nella massima serie), e l’approdo in Coppa Uefa dell’Udinese nella stagione 2007-2008. Marino si è concesso in esclusiva ai microfoni di NumeroDiez, toccando svariate tematiche tra Serie A e Serie B, con anche una chiosa finale sul suo futuro da allenatore.

L’INTERVISTA ESCLUSIVA A PASQUALE MARINO

Ieri è stato riaperto dalla procura federale il filone sportivo riguardante il caso plusvalenze, che ha portato alla penalizzazione di 15 punti in classifica per la Juventus inflitta dalla corte d’appello. Al netto di questa sanzione ricevuta, come pensa che reagiranno i bianconeri sul campo? 

“Dipende dal punto di vista caratteriale e di come possa essere affrontata una situazione insolita come questa. Può darsi che togliendosi grandi responsabilità circa le posizioni di vertice, la squadra giochi con più serenità e leggerezza psicologica. I giocatori devono ovattarsi e dare tutto in campo. In questo momento la squadra deve pensare solamente al campo e agli avversari, senza farsi influenzare dalla situazione. Sicuramente con l’esperienza che ha Allegri riuscirà a tenere fuori da questo tutto il gruppo squadra”.

Finora il Napoli si è mostrato solido sotto ogni punto di vista, soprattutto sul lato mentale. Crede che i partenopei possano tenere questo ritmo anche nella seconda parte di stagione, o ci sarà un calo vistoso?

Non credo che ci sarà un calo. Capiterà sicuramente qualche partita come quella contro l’Inter, ma poi ci sarà immediatamente la reazione. È una squadra che ormai ha uno spartito e degli automatismi che possono portare solo a ulteriori miglioramenti. Poi la qualità offensiva è impressionante, basta vedere che giocatori come Raspadori e Simeone fanno panchina, quando in altre squadre in Italia sarebbero titolari inamovibili. La forza del Napoli è l’organizzazione di gioco che Spalletti è riuscito a dare”.

La Serie B mai come questa stagione vanta la presenza di molte squadre blasonate, che hanno frequentato per diverso tempo anche la Serie A. Ma alcune di queste, tipo Benevento, Parma e Palermo per ora hanno deluso le aspettative iniziali. Da chi si aspettava di più in questo campionato?

Sicuramente ci si aspettava di più da Parma, Benevento, Cagliari e SPAL. La SPAL sicuramente è una squadra che può stare benissimo nella medio-alta classifica. Il Palermo sta iniziando ad avere da tempo una continuità di risultati, imponendosi anche ieri contro un ottimo Bari. Dal mercato che stanno facendo stanno cercando di rinforzare ulteriormente la rosa, come ad esempio con l’acquisto di Tutino che è un lusso per la B. Genoa, Reggina e Bari stanno andando molto bene, ma bisogna stare sull’attenti perché questo campionato può riservare molte sorprese. Mi aspetto di più dal Cagliari di Ranieri e dal Benevento“.

In Serie B, la squadra da battere è il Frosinone, che sta viaggiando a vele spiegate. C’è qualche squadra che potrebbe impensierire il cammino dei laziali, oppure si aspetta una promozione serena in Serie A?

Il Frosinone in Serie B sta compiendo lo stesso percorso del Napoli in Serie A. Anche il Frosinone è stato sempre costante, con un’ottima organizzazione offensiva e difensiva. L’anno scorso hanno avuto la delusione di mancare i playoff al fotofinish, ma da questa delusione hanno saputo ripartire alla grande. Hanno inserito molti giocatori importanti ed hanno la stessa guida tecnica, mostrando un’ottima programmazione”.

Infine una domanda che la riguarda personalmente. Ormai lei non siede in panchina da oltre un anno, dopo l’ultima esperienza a Crotone. In questo anno ha avuto l’occasione di ritornare in panchina? E in ottica futura potrebbero esserci novità su questo fronte?

Ho avuto qualche proposta, ma non ci sono state le condizioni per accettare. Ho comunque molto entusiasmo che è importante personalmente. Crotone è stata una scelta sbagliata, ma non me ne pento perché ho conosciuto una dirigenza eccezionale.

L’anno precedente ancora ero alla SPAL, dove sono stato fino a marzo posizionando la squadra in zona playoff, ma dopo il mio addio non sono riusciti a conquistare l’accesso definitivo. Auguro comunque alla SPAL di raggiungere i playoff perché sono affezionato alla piazza. Il rammarico è non aver potuto contare sulla forza del pubblico di Ferrara a causa della pandemia. In quella stagione abbiamo raggiunto comunque risultati importanti come i Quarti di finale di Coppa Italia, dove ci siamo arresi solo alla Juventus. Ci sono state poi delle “difficoltà” a gennaio, con la società che non ha rispettato gli impegni prefissati, ovvero trattenere i giocatori importanti e rafforzare la rosa nel mercato se fossimo stati in lotta per la promozione. Così non è stato, con la società che ha ceduto D’alessandro, Castro, Salamon, sostituendoli con giocatori che venivano da infortuni. 

Spero di ritornare in panchina, ma bisogna essere d’accordo in due. La passione per il lavoro è importante, ma a volte l’eccessiva voglia fa commettere errori come quello dell’anno scorso. Sono cresciuto dall’esperienza precedente, valutando attentamente le proposte che sono arrivate, e a malincuore ho dovuto rifiutarle”.

 

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Scritto da

Dario Scarpa