ESCLUSIVA – Vitiello: “Bennacer? Un giocatore fondamentale, è il cervello del Milan”

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Antonio Vitiello, direttore di MilanNews.it, ha parlato in esclusiva a NumeroDiez sul momento del Milan e dei possibili investimenti che verranno fatti. Di seguito le sue dichiarazioni:

BENNACER, IL CERVELLO PENSANTE DEL MILAN

Il Milan ha ottenuto una splendida qualificazione agli ottavi di Champions League. Come lei stesso ha scritto su Twitter, uno dei migliori in campo è stato Bennacer. Quanto è importante l’algerino per il Milan? “Bennacer è un giocatore indispensabile per questa squadra. Un giocatore che è cresciuto tantissimo ed è il vero regista del Milan, il cervello pensante di questa squadra e sta crescendo sempre di più in entrambe le fasi, sia possesso palla che nella costruzione della manovra, così come nel recupero palla. Parliamo di un centrocampista completo e credo che quest’anno abbia raggiunto la sua massima maturazione, tant’è vero che Pioli ad inizio anno aveva detto che questo sarebbe stato l’anno di Bennacer, ora come ora gli possiamo dare ragione”.

Pioli ha specificato più volte che i nuovi acquisti sembrerebbero pronti per giocare. Il campo, però, lo vedono con il contagocce: qual è il motivo secondo lei? “Senza dubbio è vero quello che dice mister Pioli, ma è anche vero che togliere il posto ai giocatori che hanno vinto lo scudetto a maggio e che comunque hanno conquistato gli ottavi di Champions è molto difficile. Ciò significa che i titolari di questo Milan sono di un livello ancora superiore rispetto alle riserve e ai nuovi. Ad esempio Vranckx, difficilmente potrebbe prendere il posto di Tonali o Bennacer. Thiaw è molto difficile che possa prendere il posto di Kjaer, Tomori o Kalulu. L’unico che sta giocando di più è Origi, che Pioli sta alternando con Giroud, credo che il belga piano piano prenderà sempre più minutaggio. L’unica nota stonata di questo inizio di stagione è De Ketelaere, soprattutto per il prezzo”.

Abate sta facendo rinascere la Primavera del Milan passo dopo passo. Chi, ora come ora, tra i giovani rossoneri meriterebbe una chance in prima squadra? “Penso sia troppo presto per parlare di chance in prima squadra, ma ci sono dei giocatori molto interessanti. Mi piace molto Chaka Traoré, molto promettente. Nessuno, però, in Primavera dovrebbe salire in prima squadra, bisogna farli crescere con calma ed estrema cautela, altrimenti rischiano di bruciarsi. Tra l’altro vedendo che giocatori già più esperti come Vranckx, Thiaw, Adli non riescono a trovare spazio, difficilmente lo troverebbero dei ragazzi della Primavera. In ogni caso soltanto applausi per il lavoro di Ignazio Abate, davvero un lavoro pregevole”.

TATARUSANU O MIRANTE?

Nonostante la buona prestazione contro il Salisburgo, è ormai risaputo che Tatarusanu non dà le giuste rassicurazioni ai rossoneri tra i pali. Dall’altra parte uno come Mirante che, nonostante l’età, due anni fa è riuscito a conquistarsi il posto da titolare alla Roma. Continuare con Tatarusanu o puntare su Mirante? A gennaio, con il ritorno di Maignan, andrebbe preso un nuovo secondo portiere? “Il titolare resterà Tatarusanu, anche perché Mirante non ha ancora giocato una partita ufficiale e difficilmente prenderà il posto del rumeno che continuerà a difendere i pali del Milan fino al rientro di Maignan fissato a gennaio. Poi a giugno scade il contratto sia di Tatarusanu che Mirante, il Milan penso faccia degli investimenti in porta e credo prenderà un secondo più affidabile da mettere alle spalle di Maignan”.

Una scelta di cui forse si è parlato troppo poco: l’emergenza sulla corsia di destra ha portato alla divisione della coppia Kalulu-Tomori. La domanda è: tenere Kalulu terzino con Kjaer centrale, o al ritorno di Dest bisognerebbe puntare su di lui ricomponendo il muro dei record della difesa rossonera? “Dipende molto dall’avversario e dal tipo di partita che si vuole fare. Se il Milan vuole spingere di più può utilizzare Dest, che è molto più offensivo. Se il Milan vuole essere più attento in fase difensiva e avere più equilibrio, potrebbe schierare Kalulu a destra, Kjaer e Tomori centrali. L’emergenza dei terzini terminerà tra 3 partite, poiché a gennaio ritornerà il capitano Calabria e in quel momento con lui a destra e Theo a sinistra, i due centrali titolari torneranno ad essere Kalulu e Tomori, con Kjaer che si alternerà ad entrambi”.

DOVE POTREBBE INVESTIRE IL MILAN A GENNAIO?

Considerando l’ottimo impatto dei titolari schierati da mister Pioli, dov’è che a gennaio Maldini e Massara potrebbero migliorare la squadra e quali nomi potrebbero far parte dell’identikit perfetto? “Innanzitutto il Milan dovrà valutare gli infortunati, vedere come rientreranno Calabria, Florenzi, Saelemaekers, Ibra, Maignan. Fare una valutazione anche sui tempi di recupero e quindi di conseguenza si può agire sul mercato. Dubito che vengano fatti grossi investimenti, il Milan è abituato ad investire più a giugno e credo che a gennaio sarà un semplice mercato di riparazione. Il grosso investimento sarà fatto a giugno e il Milan dovrebbe puntare in attacco, vedremo se sull’esterno destro o punta. In più ci saranno valutazioni su Vranckx, se non convincerà più di tanto il Milan dovrebbe investire anche su un vice Bennacer”.

Domanda secca: se potesse scegliere soltanto tre giocatori rossoneri da blindare dalla cessione, quali sarebbero? “Considerando che il Milan ha già blindato Theo e Tomori e considerando che i rossoneri hanno dei contratti abbastanza lunghi con Maignan, Calabria, Tonali, a questo punto direi Leao, Bennacer che è imprescindibile, fondamentale, il terzo dico Kalulu, più che altro per un ritocco sull’ingaggio perché ora come ora guadagna 400mila euro all’anno ed è davvero poco per le sue prestazioni. Mi gioco un bonus anche su Giroud, che andrebbe blindato almeno per un altro anno. Considerata l’età, bisognerà ragionare di anno in anno con lui”.

Passiamo ad una domanda sul suo lavoro: cosa consiglierebbe ai ragazzi che vogliono diventare giornalisti? “Fare tanta pratica e quante più esperienze possibili. La teoria va bene ma alla fine le cose si imparano mettendoci la testa dentro, quindi cominciando a lavorare anche dalle realtà più piccole. Le opportunità nel corso del tempo, dei mesi, arrivano. Il consiglio per chi vuole fare questo lavoro è non mollare mai un centimetro nei momenti di sconforto, neanche nei momenti di negatività. A tutti capitano dei momenti in cui si pensa se la strada intrapresa sia quella giusta, non bisogna mai mollare e provare a fare quante più esperienze possibili, poi la grande opportunità arriverà”.

VittorioV