Il calcio post-lockdown ha senz’altro catapultato la Serie A in un altro mondo. Un mondo costellato da partite ogni tre giorni e che ha riportato in auge anche diversi calciatori misteriosamente scomparsi prima dello scoppio della pandemia. Alexis Sanchez, in arte Niño Maravilla, è tornato prepotentemente alla ribalta dopo le sue ultime prestazioni, che definire eccellenti appare oggi quasi riduttivo.
Il cileno è tornato a disposizione di Antonio Conte dopo il grave infortunio alla caviglia che lo ha di fatto reso indisponibile per gran parte della stagione. E il suo “nuovo” impatto con la maglia nerazzurra è stato determinante per rilanciare le ambizioni di un Inter che al netto delle critiche si ritrova comunque a sei punti dalla Juventus. Alexis Sanchez è uno dei giocatori più talentuosi del nostro campionato, anche alla soglia dei 32 anni; ma i troppi infortuni, alcuni black-out mentali – vedasi l’espulsione contro la Sampdoria, dopo aver realizzato un gol -, la difficile esperienza al Manchester United, ne hanno notevolmente ridimensionato la caratura, almeno a livello europeo. Eppure basta sfogliare la bacheca di Sanchez per renderci conto del giocatore cui si ha di fronte.
RINASCITA
La rinascita del Niño è ovviamente frutto anche della ritrovata condizione fisica. Un aspetto che ha tenuto a sottolineare lo stesso Conte in più di qualche occasione.
“Più spazio a Sanchez? Cosa vuol dire. Sanchez ha giocato tutte le partite in cui è stato a disposizione.Il problema è che prima non lo avevamo a disposizione. Mi viene da ridere quando sento queste cazzate”.
La risposta piccata del tecnico nerazzurro, effettivamente, fotografa la realtà dei fatti: l’infortunio al tendine peroneo ha obbligato l’Inter a puntare tutto sulla coppia Lautaro-Lukaku, che hanno risposto alla grandissima. Ma come dimostrato proprio in questi giorni di tour de force, l’eventuale presenza di Sanchez avrebbe sicuramente giovato al club nerazzurro.
Dalla ripresa del campionato Sanchez ha segnato 2 gol (Brescia e Spal) e fornito 6 assist (Sassuolo e “doppietta” con Brescia e Toro) in 455 minuti, segnando o facendo segnare un compagno, mediamente, ogni 56 minuti. Una statistica di grande rilievo, considerando che in questa speciale classifica davanti a lui c’è solo Cristiano Ronaldo ( 7 gol + 2 assist).
Il momentaneo infortunio di Lukaku e il momento non propriamente positivo di Lautaro hanno, un po’ a sorpresa, fatto ricadere le attenzioni sul cileno che sul campo ha sempre dimostrato grande impegno. I compagni lo apprezzano proprio per questo, per lo spirito di abnegazione e per la “cattiveria” calcistica che lo contraddistinguono. E il fatto che Sanchez abbia dimostrato di avere un ottimo feeling sia con Lukaku che con Lautaro non può che essere un punto a suo favore, in vista di una possibile – e meritata – conferma per il prossimo anno.
“Adesso Alexis sta bene, sta prendendo sempre più padronanza e inizio a rivedere il vero Sanchez. Deve continuare così e poi vediamo un po’ che cosa riserva il futuro”.
– Antonio Conte, conferenza stampa post partita Spal-Inter
Tra le ottime gare dell’ultimo periodo, la migliore prestazione il cileno l’ha offerta contro il Torino, in cui è andato ad un passo dall’eguagliare un particolarissimo record.
10 – Alexis #Sanchez has created 10 chances in the match vs Torino. Only 3 players created more chances in a single Serie A match than the Chilean since 2004/05 (since Opta collected this kind of data)
11 Diamanti (May 2013)
11 Pizarro (Nov 2011)
11 Cassano (Oct 2008)Wonder. pic.twitter.com/CYs61Hizbn
— OptaPaolo (@OptaPaolo) July 14, 2020
Tra le tante giocate di enorme qualità – l’assist di testa per il gol di Young o il pressing efficace su Izzo che ha dato il via alla rete del Toro – questa è una delle più belle. L’accelerazione da sinistra verso destra, a tagliare il campo in orizzontale, è degna del vero Niño. La difesa granata viene portata a spasso dal cileno, ipnotizzata dalla conduzione palla “vecchi tempi” di Sanchez che poi trova il tempo e lo spazio giusto per mettere Candreva davanti alla porta del Torino. L’esterno nerazzurro prova a chiudere sul secondo palo, sbagliando di poco un gol già fatto. La stessa situazione si è ripresentata ieri sera a Ferrara e Candreva questa volta ha dimostrato maggiore freddezza.
FUTURO
Il futuro di Alexis Sanchez è ancora un grosso punto interrogativo. L’Inter è riuscita a trovare un accordo per prolungare il suo prestito fino al 5 agosto; in questo modo il cileno sarebbe indisponibile per l’Europa League, un altro grande obbiettivo della stagione dell’Inter. In Europa League, tra l’altro, è ancora impegnato il Manchester United, proprietario del cartellino. E nelle ultime ore è circolata l’ipotesi di una penale da pagare nel caso in cui l’Inter trovasse in una eventuale finale i Red Devils.
Tuttavia la volontà dei nerazzurri sembra essere quella di fare di tutto per riuscire a riconfermare il numero 7. Anche perché nelle ultime settimane Alexis Sanchez è diventato un vero fattore del quale è impossibile non tener conto. Il prossimo mese, dunque, sarà decisivo sia per l’Inter sia per il futuro del cileno. Con la speranza di terminare una stagione con in mano un trofeo. Ma quale?
(Fonte immagine in evidenza: profilo Twitter @Inter)