CHI È ZENO DEBAST, IL NUOVO TALENTO BELGA SCUOLA ANDERLECHT, con già 21 partite con la prima squadra dei biancomalva. Zeno Debast, classe 2003, è nato e cresciuto tra le fila del club dell’omonima città e si è conquistato col tempo il suo spazio. La nazionale del Belgio ha messo nel mirino la manifestazione mondiale in Qatar nel 2022, consapevole che potrebbe essere “l’ultimo ballo” di una generazione di calciatori. Da Lukaku ad Hazard, da De Bruyne a Mertens. Tra queste colonne portanti, sbucano anche alcune nuove leve, che si propongono di ricevere l’eredità di questi campioni.

Zeno Debast potrebbe essere una di queste nuove leve. A soli 18 anni è passato dall’essere una brillante promessa ad una solida certezza del suo club. Sotto la guida di Felice Mazzù, un tecnico che ha dimostrato di saper valorizzare i giovani, può continuare a crescere e migliorare.

Roger Martinez, c.t. dei Diavoli Rossi, ha deciso di dargli fiducia, dopo l’ottimo inizio di stagione. E ieri, nella sfida di Nations League contro il Galles, Debast è sceso in campo dal 1′ nella linea a tre di difesa, completando il terzetto con Alderweireld e Vertonghen. Per lui si è trattato dell’esordio assoluto con la nazionale maggiore.

CONOSCIAMOLO MEGLIO

Zeno Debast è un solido difensore, dal fisico slanciato, rapido e agile, seppur con una muscolarità ancora da sviluppare. Con l’Anderlecht gioca nel ruolo di difensore centrale: più frequentemente braccetto di destra nella linea a tre; anche se a volte come centro-destra in una difesa a quattro. In fase difensiva garantisce buona copertura, ottime abilità in marcatura sull’uomo, garanzie sul gioco aereo ed una presenza fisica importante. Si destreggia anche in fase offensiva, dove sfrutta le sue grandi abilità per via aere, fungendo da minaccia per i portieri avversari.

Tuttavia il suo punto di forza rimane indubbiamente la sua abilità palla al piede. Difensore centrale con indole da regista e tocco educato, è un ottimo fulcro sul quale poggiarsi per imbastire la manovra e possiede grandi abilità di passaggio, sia nel lungo che nel corto. Ambidestro naturale, spesso è lui l’uomo designato ai calci piazzati, quando gioca nell’Anderlecht. Una scelta saggia, se si pensa che sui corner il club rinuncia ad un ottimo colpitore come lui. Talvolta, è stato anche utilizzato come centrocampista difensivo davanti alla difesa, con ruolo di regia.

Deve sicuramente migliorare dal punto di vista delle letture preventive e nella prestanza fisica, che non gli garantisce ancora sicurezze nei duelli spalla contro spalla o nei contrasti fisici. Ma a 18 anni, l’impressione è che sia sulla strada giusta per fare bene.

PROSPETTIVE FUTURE

L’Anderlecht, ma in generale l’intera Jupiler Pro League, è una vera e propria fucina di talenti per i maggiori campionati europei. Tra le fila dei biancomalva sono cresciuti alcuni dei più grandi calciatori belga della storia. E, negli ultimi anni, il club non disdegna neanche le giovani promesse estere, da coccolare e far crescere, arricchendosi. Basti vedere che la squadra di Mazzù in attacco ha due delle maggiori promesse classe 2002: l’italiano Sebastiano Esposito ed il portoghese Fabio Silva.

Zeno Debast potrebbe essere l’ultimo nome sulla lista dei talenti costruiti dall’accademia della squadra belga. Le prospettive, almeno in queste prime uscite in stagione da protagonista, conducono verso quella strada. L’Anderlecht vorrà, comprensibilmente, tenerlo per sè ancora per un po’. Anche perchè finora, Debast ha fatto vedere ottime prospettive e larghi margini di miglioramento, ma niente di concreto. Sembra, dunque, difficile che a fine anno possa arrivare già una sostanziosa offerta da parte di una squadra più quotata.

Tuttavia, se da qui a 18 o 24 mesi Debast dovesse confermare quanto di buono promette, trattenerlo in Belgio sarebbe difficile. Sia perchè, come detto, spesso il campionato belga funge da rampa di lancio per i giovani talenti. Sia perchè, probabilmente, sarebbe lo stesso Anderlecht a lasciarlo andar via, seppur a malincuore, incassando una lauta cifra, da reinvestire.

La duttilità tattica di Debast lo pone come un ottimo profilo per una squadra che propone un calcio cosciente e ragionato. Nei cui schemi tattici, il classe 2003 possa essere un protagonista di primo livello.