La Fiorentina torna in Europa dopo cinque anni di esilio: la Viola torna ad essere una delle sette sorelle (il suo habitat naturale) del nostro Campionato a scapito dell’Atalanta!
Ieri sera tutti bravi, con una menzione particolare per Amrabat.
Enorme la felicità nell’ambiente gigliato, ma questo deve essere solo l’inizio di un percorso perché, per blasone e bacino d’utenza, si può fare anche meglio (si è chiusa la stagione, d’altronde, con il quinto posto distante appena due punti)!
Pagelle Fiorentina
Terracciano 6+: mai veramente impegnato, però viene chiamato in causa moltissime volte a giocare la palla con i piedi e non stecca mai. Unico neo? Un’uscita maldestra sugli sviluppi di un calcio d’angolo bianconero. Solido.
Venuti 6+: gioca una buona partita. Soldatino.
Milenkovic 7: qualche disattenzione iniziale, ne esce comunque alla grande nei confronti di tutti gli attaccanti della Juventus. Non si passa.
Igor 7+: se gioca come sa, può diventare uno dei migliori difensori del nostro Campionato (urge il rinnovo di contratto). The Wall.
Biraghi 6: bada al sodo. Sufficiente.
Bonaventura 7: sarà da gestire in futuro con parsimonia per via della sua età, ma resta un calciatore decisivo. Classe ed esperienza.
Amrabat 8-: gioca da regista completo. Frangiflutti in fase difensiva ed intelligente in quella offensiva. Il migliore in campo.
Duncan 7,5: non parte bene, ma il goal lo sblocca e diventa padrone del centrocampo nella seconda frazione. Tre quarti di voto in più perché senza la sua rete probabilmente la Fiorentina non avrebbe vinto. Grimaldello.
Nico Gonzalez 7: non si ferma un attimo, sbaglierà anche qualche pallone ma è un moto perpetuo in entrambe le fasi. Deve solo essere meno teatrale in alcune situazioni di fallo subito. Stantuffo.
Piatek 6+: vedere un centravanti delle sue caratteristiche, da uomo d’area di rigore, venire a prendersi i palloni a centrocampo spalle alla porta fa impressione. Generoso.
Saponara 6,5: calciatore intelligente ed utile, anche in giornate non troppo brillanti. Pronto al rinnovo di contratto.
Odriozola 6: normale amministrazione. Al passo d’addio.
Ikoné 6: aiuta la squadra a controllare fino alla fine la gara. Senza infamia e senza lode.
Torreira n.g.: pochissimi minuti in campo ma che gli sono sufficienti per procurarsi un calcio di rigore, poi trasformato da Nico Gonzalez.
Cabral n.g.
Italiano 7: dopo la vittoria contro la Roma, porta a casa l’ennesimo risultato di prestigio della squadra gigliata che, stavolta, è decisivo per la qualificazione europea. Un difetto nella partita? Chiedere a Piatek di giocare come non sa fare. Comunque egregio.