Il centrocampista del Milan, Youssouf Fofana, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne dell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport in cui ha parlato dell'inizio di stagione dei rossoneri e personale. Di seguito le sue parole riportate da MilanNews.it:
LA PARTITA CON LA JUVENTUS - "L ’anno scorso l’ho vista in televisione, anche perché c’erano tanti francesi. E’ come un derby con tanta intensità in campo e sugli spalti".
THIAGO MOTTA - "Motta è un ottimo allenatore. Lo scorso anno ha fatto un gran lavoro a Bologna qualificandosi per la Champions. Quest’anno ha più qualità in squadra ed è normale la stia portando in alto. Sarà una partita combattuta, vincerà il migliore".
LA CLASSIFICA E I RISULTATI -"Vorremmo stare più in alto. Abbiamo raccolto qualche risultato meno positivo. Ma significa che possiamo migliorare molto, rimanendo meno esposti. Quando inizieremo a dare continuità a gioco e risultati faranno i conti con noi. Credo nel lavoro del mister e nella qualità dei miei compagni di squadra. Sono certo che la strada è giusta".
IL MILAN PUNTA ALLO SCUDETTO? -"Certo, siamo il Milan. Il Milan deve giocare ogni anno per lo scudetto. Lasciateci un po’ di tempo per lavorare e poi vedremo più avanti dove saremo".
IL NUOVO CAMPIONATO -"Perché conoscevo il progetto che ho accettato con la massima disponibilità per l’allenatore che mi ha dato spazio. La Serie A mi piace. E’ diversa dalla Ligue 1 dove in ogni squadra ci sono due o tre individualità: una volta bloccate puoi dominare. In Italia tutte le squadre seguono una strategia tattica fino al fischio finale, e diventa più difficile".
LE RICHIESTE DI FONSECA -"Equilibrio, di fare da tramite tra difesa e attacco, di essere il primo a impostare il gioco e il primo a difendere, occupando gli spazi lasciati dai compagni, essendo una squadra che si muove molto. Io sono quello che si muove di meno, colmando i vuoti, da giocatore nell’ombra. Mi sto abituando, mi piace perché mi permette di migliorare".
IBRAHIMOVIC -"Fin da subito mi ha spiegato il progetto e l’importanza del Milan per lui e la Serie A. Ci tiene molto al nuovo corso. E’ molto presente e positivo. Prima delle partite ci dà sempre un paio di consigli. Ci trasmette fiducia".
I COMPAGNI - "In realtà mi aspettavo questa qualità. Alcuni li conoscevo dall’Europeo, come Reijnders o Leao».
LE QUALITÀ DI FOFANA -"Quelle fisiche, nel contrasto e recupero palla. E poi l’orientamento e la lettura del gioco, osservando quello dei compagni, magari solo per rallentare il ritmo, cercando se serve il fallo per farli rifiatare".
CALCIO D'ISTINTO E DI STUDIO -"Posso fare entrambi. L ’importante è adattarsi ai compagni. Leao per esempio è un giocatore d’istinto e va assecondato. Con i compagni più accademici, bado all’essenziale".
GLI INIZI -"Sempre. Mi serve per restare con i piedi per terra. Mi dico che sono partito con un po’ di ritardo che cerco di recuperare. Per me è importante mettermi in discussione ogni giorno".
ALL'EPOCA CONSEGNAVA LE PIZZE -"Mi è servito per imparare rigore e disciplina nel lavoro e guadagnare i miei primi soldi. Adesso lascio sempre la mancia ai rider: so che è importante. A Milano ho mangiato tante buone pizze, ma non esco molto, preferisco stare a casa e guardare film".
I GIOCATORI A CUI SI ISPIRA -"Yaya Touré, oppure Ndombele al Lione. In genere giocatori che decidono il gioco e sanno quando fare il passaggio o tenere palla".
IL LAVORO CON UNO PSICOLOGO - "All’inizio non volevo, poi ho capito quanto sia importante, perché mi permette di visualizzare la partita, di orientarmi senza guardare, anticipare il gioco degli avversari e guadagnare quel paio di secondi che nel calcio di oggi fanno tutta la differenza. E posso guadagnarne ancora di secondi".
IL PASSAGGIO PERFETTO -"Certo, quando il pallone arriva al momento giusto, alla giusta velocità sul piede giusto del tuo compagno, facilitandogli il lavoro".
IL PALLONE D'ORO -"L ’avrei dato a Vinicius, ma Rodri lo merita per quello che fa ormai da tre, quattro stagioni con la maglia del Manchester City . E’ completo, difende, fa gol e assist. Quando gioca, la squadra non perde. Tutti però sarebbero stati più contenti se Rodri l’avesse vinto l’anno scorso, e Vinicius quest’anno".
ALCUNI GIOCATORI VISTI - "Mi sono piaciuti molto due o tre ragazzi del Parma".
LA VITTORIA CON IL REAL MADRID -"E’ stata una bella vittoria contro un club assolutamente prestigioso, fa piacere, dà fiducia, ma restano tre punti. Siamo il Milan e vogliamo andare il più lontano possibile in ogni competizione".
IL DERBY - "Maignan e Theo Hernandez me ne avevano parlato davvero molto, non vedevo l’ora di esserci. E dopo quello che è successo all’andata non vedo l’ora di essere in campo per giocare il ritorno".