Una storia diversa dalle altre. Una storia di una squadra abituata a navigare tra i bassifondi delle leghe minori tedesche, fino a raggiungere l'ottavo posto con un allenatore con quasi 20 anni sulla panchina del club. Questa è il la storia d'amore tra l'Heidenheim e Frank Schmidt. Una persona che, incrociando il destino del club rossoblù, ne ha cambiato completamente la storia.
157 A.S. (AVANTI SCHMIDT)
La numerazione funziona come l'A.C. (Avanti Cristo) che ci hanno insegnato a scuola, aspettando l'anno 0, quello della rifondazione del club in nome di Frank Schmidt. Ma niente più spoiler. Questo è quanto c'è da sapere prima di conoscere il vero Heidenheim.
Se notate 1846 nel logo dell'Heidenheim starete probabilmente pensando: sono quindi il club calcistico più antico al mondo? No, non lo sono. Il 1846 è l'anno della nascita dell'Heidenheimer Sportbund, la polisportiva del comune di Heidenheim an der Brenz, da poco più di 50mila abitanti, situato nel Sud-ovest della Germania, più precisamente nella regione di Baden-Württemberg . La sezione calcistica è stata a lungo legata alle varie discipline sportive. Era nata nel 1911, prima che il partito nazista lo sciolse, così come altre società di pallone, fino a venir rifondata e a rendersi completamente indipendente nel 2007, per regolamenti economici del calcio tedesco.
Poco prima dell'anno zero (2003), l'Heidenheim portava avanti la sua nomea di club regionale, giocando stabilmente nella Verbandsliga, il 6o livello di calcio tedesco.
L'ANNO ZERO
Siamo arrivati all'anno 0. Nel 2003 nel club tedesco arriva un calciatore, per l'esattezza un difensore, nato proprio a Heidenheim an der Brenz, con l'intenzione di chiudere la carriera a casa. Una carriera durata 12 anni tra i campi delle serie minori tedesche e austriache, per giocare gli ultimi 4 anni con la squadra locale. La passione di Schmidt per l'Heidenheim è così forte che, non appagato, decide di prendere anche le redini della panchina del club, che intanto aveva raggiunto il quinto livello del calcio tedesco. Nel 2007, intanto, l'Heidenheim si slega ufficialmente dalla polisportiva Heidenheimer Sportbund, facendosi chiamare 1. Fussballclub Heidenheim 1846. A questo cambio identitario storico, Schmidt abbina una crescita paziente e costante sul piano della rosa, ma anche di modus operandi societario. Il club rossoblù investe gran parte del proprio ricavato sullo sviluppo dei talenti locali e sullo scouting. Dal 2007 è stato fondamentale l'operato di calciatori come Kevin Sessa, Norman Theuerkauf, Patrick Mainka e lo storico capitano Mark Schnatterer. Calciatori nati vicino Heidenheim o comunque cresciuti nel club, che hanno seguito le direttive di Schmidt e sono riusciti a scalare le gerarchie del calcio regionale, per arrivare in alla tanto sognata quanto sperata Bundesliga.
13 D.S: L'IMPRESA SFIORATA
La decade che va dal 2010 al 2020 è quella della consacrazione dell'Heidenheim come club emergente: dalla Dritte Liga, la nostra Serie C, la squadra arriva finalmente a giocare in pianta stabile in 2.Bundesliga, dalla stagione 2014-2015. Il lavoro di Schmidt è quasi da impresa cinematografica. A fine 2020, arrivando terzi in campionato, l'Heidenheim ottiene l'accesso allo spareggio per la Bundesliga. Un sogno. Questo sogno si spezzerà, però, in favore del Werder Brema: saranno loro a salire nel massimo campionato tedesco.
16 D.S: “KLEINE LEUTE, GROßE TATEN”. "PICCOLE PERSONE, GRANDI IMPRESE"
La stagione 2022-2023 rimarrà incisa nella storia del club e del calcio tedesco. L'Heidenheim di Schmidt conduce un campionato pazzesco, riuscendo ad arrivare primo davanti ad Amburgo e Darmstadt, con cui arriva a 67 punti a pari merito. È storia. Come se non bastasse, quel genio di Schmidt, alla prima stagione in Bundesliga in assoluto del club ne combina una delle sue. Con un gruppo ormai consolidato e l'ambizione alle stelle, ma anche con un piano difensivo ben organizzato (frutto dell'esperienza da difensore di Schmidt), l'Heidenheim sorprende tutti: al primo anno in assoluto di Bundes è ottavo posto.
Schmidt oltre che alla salvezza raggiunge anche l'Europa. Estasi totale. Quest'anno la musica è diversa ma quello che, voltandosi indietro, ha fatto e sta facendo Schmidt in questi 18 anni è un qualcosa di storico. Così come il numero di panchine con l'Heidenheim, più di 600, diventando così l'allenatore più longevo del calcio tedesco.
fonte immagine di copertina: profilo Instagram Heidenheim