Genoa-Juventus 1-1, le pagelle: Gudmundsson nega i 3 punti ai bianconeri

single

LE PAGELLE DI GENOA-JUVENTUS – La 16esima giornata di Serie A si è aperta con la gara tra Genoa Juventus, terminata sul risultato di 1-1. In una partita molto significativa per vari elementi scesi in campo, considerando la presenza di ex come Dragusin, Vogliacco De Winter da un lato e Cambiaso dall’altro, i bianconeri non sono riusciti a trionfare sui loro avversari e sorpassare ancora una volta l’Inter, che rimarrà capolista alla fine della giornata.

A sbloccare il risultato, ci ha pensato il primo rigore in bianconero di Federico Chiesa al 28′. Assieme a lui, anche Albert Gudmundsson ha messo la propria firma sul match al 48′.

Di seguito riportate le pagelle di Genoa-Juventus.

LE PAGELLE DI GENOA-JUVENTUS: I GIUDIZI DEI ROSSOBLÙ

Martinez 5.5: provoca il calcio di rigore della Juventus con un’uscita totalmente sbagliata, una fra le varie disattenzioni del portiere spagnolo. Però si riscatta alla grande con un colpo di reni nel finale che salva il risultato.

De Winter 6: deve seguire con costanza e attenzione i movimenti di Cambiaso, che è molto ispirato ma coperto bene dal centrale belga.

Bani 6.5: molto attento a seguire i movimenti di Vlahovic, asfissiandolo costantemente in marcatura ad uomo.

Dragusin 6: molto rude e forte negli interventi, ma al limite del regolamento, tanto che è praticamente impossibile superarlo.

Sabelli 6.5: sfrutta le imperfezioni difensive di Kostic per sfruttare gli spazi lasciatigli, riuscendo a crossare con insistenza e pericolosità verso la porta avversaria (dall’84’ Vogliacco s.v.).

Frendrup 6.5: classica prestazione da Frendrup. Grande intensità, cattiveria agonistica e costanza nel pressing, che costringono i colleghi avversari a velocizzare eccessivamente la giocata.

Badelj 5: sbaglia uno stop molto semplice per uno con le sue qualità, regalando la palla alla Juventus che propizia il calcio di rigore avversario.

Malinovskyi 6: occupa una posizione fastidiosa tra la linea di difesa e di centrocampo avversaria. Grazie a questa scelta, riesce ad arrivare alla conclusione dalla lunga distanza in qualche circostanza, ma poco efficace.

Vasquez 6.5: si occupa egregiamente di entrambe le fasi, sorprendendo spesso la difesa della Juve con le sue proposte offensive molto minacciose (dal 46′ Ekuban 7: realizza una giocata bellissima che diventa l’assist per il gol del pareggio pochi secondi dopo il suo ingresso in campo).

Messias 6: in seguito ad un primo tempo più offensivo, si sposta con ruoli più laterali, sfruttando le sue capacità di dribblatore per rientrare verso l’interno del campo e creare superiorità offensiva (dal 93′ Haps s.v.).

Gudmundsson 7: si abbassa molto per ricevere palla con insistenza e partire in dribbling. Con l’ingresso di Ekuban riesce a giocare più da seconda punta, riuscendo a collaborare con la punta, che gli serve un cioccolatino per il gol dell’1-1.

All. Gilardino 6.5: il Genoa si chiude molto bene, per poi costruire il gioco con compattezza e velocità, impiegando voglia di fare punti e grande forza d’animo. Inoltre, il cambio di Ekuban ripaga la scelta del mister, considerando lo zampino dell’attaccante nel gol del pareggio.

LE PAGELLE DI GENOA-JUVENTUS: I GIUDIZI DEI BIANCONERI

Szczesny 6: coinvolto pochissimo, nonostante il Genoa si trovasse spesso dalle sue parti. Subisce un gol sul quale è davvero difficile compiere un intervento, ma nel finale si dimostra concentrato per non incassare ulteriori reti.

Gatti 5.5: è un po’ confuso dalla posizione molto mobile dei due attaccanti genoani, che lo spingono a commettere alcuni piccoli errori.

Bremer 6: molto bravo a leggere gli inserimenti alle sue spalle di Gudmundsson, che riesce sporadicamente a girarsi verso la porta. Ciononostante, queste rare occasioni sono sufficienti a punire i bianconeri.

Danilo 6: adotta una scelta di aggressività e giocata in anticipo, in modo da evitare di concorrere in velocità con gli attaccanti avversari.

Cambiaso 6.5: solita prestazione di grande generosità e a trazione offensiva, spingendo costantemente sulla fascia destra in maniera molto pericolosa, ma imbucandosi discretamente bene anche nell’area centrale del campo (dall’88’ Yildiz s.v.).

McKennie 6.5: è ovunque, a testimonianza del suo grande spirito di sacrificio sia in difesa che in attacco. Grazie a ciò, l’inferiorità numerica non è un’opzione.

Locatelli 5.5: non riesce ad amministrare il gioco come sempre, sbagliando vari passaggi e commettendo molteplici infrazioni.

Miretti 6: chiamato a sostituire l’assente Rabiot, è molto limitato nella giocata dall’intensità di Frendrup, che lo costringe alla giocata semplice e ininfluente (dal 73′ Iling Jr. 6: Allegri lo mette nella mischia nella confusione più totale, senza che riesca a trovare una collocazione precisa).

Kostic 6: corre molto, ma in maniera non abbastanza incisiva, quasi anonima (dal 68′ Weah 6: entra per fornire maggiore spinta in attacco, ma il Genoa si chiude e non permette incursioni pericolose allo statunitense).

Chiesa 7: è il fulcro della manovra offensiva juventina svariando molto tra le fasce e le zone centrali. Inoltre, si prende carico del rigore conquistato, realizzandolo con freddezza.

Vlahovic 5.5: seppur nella conquista del rigore ci metta lo zampino, è molto distratto e nervoso, come si nota dai numerosi stop sbagliati e dalle imprecisioni in area di rigore (dal 68′ Milik 5.5: l’ingresso dell’attaccante polacco dà maggiore presenza e prestanza fisica in area di rigore, ma la poca efficacia offensiva della Juve fa arrivare pochissimi palloni al centravanti).

All. Allegri 5.5: offensivamente la Juve produce pochissimo, sembrando di accontentarsi del minimo vantaggio. Tuttavia, la rete di Gudmundsson è beffarda e il solito “corto muso” allegriano non trova la sua espressione a Marassi.

SimoneS
Scritto da

Simone Rippa