Quali sono i grandi limiti della Germania di Flick?

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La Germania ha un buon mix di giocatori esperti e giovani. Gli ex campioni del mondo Manuel Neuer (36 anni), Thomas Mueller (33 anni) e Mario Goetze (30 anni) garantiscono esperienza e mentalità vincente. Dall’altra parte giovani talenti come Moukoko (17 anni), Jamal Musiala (19 anni) e Adeyemi (20 anni) con spensieratezza potrebbero sbloccare partite difficili. 

Soprattutto Musiala, diciannovenne ma già titolare fisso al Bayern Monaco, è sempre in grado di inventarsi qualcosa negli spazi stretti. Il pallone gli resta incollato al piede, gioca sempre con spinta verso la porta avversaria e in questa stagione in Bundesliga ha già partecipato a 16 gol in 14 partite. Si tratta probabilmente del talento Under 2002 più grande del mondo.  

Con Hans Dieter Flick è arrivato un allenatore che vincendo il triplete 2020 ha scritto la storia del Bayern Monaco. Indimenticabile la vittoria record (8-2) ai quarti di finale contro il Barcellona di Lionel Messi. Nell’estate 2019 dopo l’esonero di Niko Kovac era stato promosso come allenatore ad interim. Il Bayern Monaco, quarto in classifica, si trovava pienamente in crisi e gli obiettivi stagionali sembravano irraggiungibili. In solamente quindici mesi il Bayern Monaco Hans Dieter Flick è riuscito a vincere tutto: Bundesliga, Coppa di Germania, Champions League, Mondiale per Club, Supercoppa Uefa e Supercoppa Tedesca. Tanti tedeschi sperano in un’impresa simile con la nazionale tedesca. Sebbene la Germania abbia una buona rosa, però, questa non viene considerata come la favorita per vincere il mondiale 2022. Come mai? Quali sono i punti deboli della nazionale teutonica?

I PROBLEMI IN DIFESA

Analizzando bene la rosa, emerge un “problema di lusso” in porta. Con Neuer, Ter Stegen e Trapp ci sono tre portieri di altissimo livello che potrebbero essere titolari in qualsiasi nazionale. Ma in difesa diventa già molto più complicato. Dopo l’addio di Phillip Lahm manca un terzino di altissima qualità. Robin Gosens dopo aver avuto pochissime presenze durante la stagione non è stato convocato. Con Christian Guenter (valore di mercato 10 milioni/fonte Transfermarkt) e David Raum (un assist in 14 partite di Bundesliga) ci sono terzini sinistri poco conosciuti a livello internazionale. La situazione sulla corsia destra è ancora più preoccupante. Non esiste nessun vero terzino. Un difensore centrale si dovrà adattare. Un’opzione è Lukas Klostermann, che ha già interpretato questo ruolo nella catena a quattro con il suo Lipsia. Una scelta molto rischiosa, considerando che a causa di un’infortunio, Klostermann ha giocato solamente 90 minuti in quindici partite di Bundesliga. Un giocatore quasi fuori ruolo con poco minutaggio non risulta la miglior opzione per vincere una coppa del mondo. Inoltre, rimangono Thilo Kehrer, difensore centrale del West Ham United e Niklas Sule del Borussia Dortmund. Un’altra scelta complicata per il mister tedesco, considerando che Suele trasmette più sicurezza ma è anche fondamentale nel centro della difesa. Hans Dieter Flick si potrebbe trovare in un conflitto d’interesse. Rinforzare la corsia destra e indebolire il centro o viceversa? 

LA SITUAZIONE A CENTROCAMPO

A centrocampo oltre Joshua Kimmich esiste solamente un mediano. Se si dovesse infortunare potrebbe coprire il suo ruolo il difensore centrale Ginter. Molti esperti sono rimasti stupiti dalla scelta di Flick di non convocare un altro mediano in grande forma come Alexander Arnold (Vfl Wolfsburg). Leon Goretzka (Bayern Monaco) e Ilkay Guendogan (Manchester City) rappresentano mezzale di altissima qualità e sono meno abituati a giocare davanti alla difesa. Flick rischia molto di puntare solamente su Joshua Kimmich! 

IL NODO IN ATTACCO

In attacco Flick ha dovuto portare due attaccanti con 0 partite in nazionale: Fullkrug (29 anni) e Moukoko (17 anni) esordiranno durante la Coppa del Mondo. Due giocatori senza esperienza internazionale. Dopo l’addio di Miroslav Klose sono passati diversi anni in cui la nazionale tedesca cerca disperatamente un erede degno. 

La Germania risulta dunque meno completa rispetto a Brasile, Francia e Argentina. Però non è sottovalutare la mentalità tedesca. La nazionale teutonica in patria viene soprannominata “Turniermannschaft” che vuol dire “Squadra da torneo“. Il significato: La Germania storicamente da il meglio di sé nelle grandi competizioni internazionali. 

Spesso senza essere stata la favorita è riuscita di andare fino in fondo. Con otto, detiene il record per il maggior numero di finali disputate. Sottovalutare la Germania rappresenta sempre un errore.