Il post partita di Genoa-Como: le parole di Gilardino e Fabregas

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A Marassi si è aperta ieri sera la dodicesima giornata di Serie A con la partita tra Genoa e Como, finita 1-1. Al vantaggio iniziale di Da Cunha ha risposto in pieno recupero, negli ultimi istanti del match, Vogliacco, rimettendo così il risultato in parità. Un punto a testa dunque, che porta entrambe le squadre a quota 10, appena fuori dalla trafficata zona retrocessione, con la consapevolezza però che tutte e due rischiano di essere ri-sorpassate dalle inseguitrici. Al termine della sfida hanno parlato Gilardino e Fabregas, di seguito le loro parole riportate da TMW:

LE PAROLE DI GILARDINO

LA PARTITA - "Sì, è stata una partita complicata, come avevo previsto. Il Como è una delle squadre che ho visto giocare meglio qui da noi in questi due anni, con giocatori di grande qualità, bravi nell'uno contro uno e con un ottimo possesso palla. Ho visto le partite del Como: è andato a giocare a viso aperto a Napoli e ha vinto a Bergamo. Era una partita sicuramente complicata fin dall'inizio. Forse, considerando le occasioni create, il Como avrebbe meritato di più. Noi però siamo rimasti in partita, anche con un po' di confusione nel secondo tempo, e siamo riusciti ad agguantare il pareggio. Bisogna dare atto alla squadra e ai ragazzi, la maggior parte dei quali ha giocato tre giorni fa, di questo grande spirito, di questo desiderio e voglia di non mollare mai. Era quello che forse era mancato un po' prima delle partite di Parma e di stasera. L'abbiamo ritrovato e quindi partiamo da questi presupposti per le due settimane e poi ripartiremo dopo la sosta".

LA STAGIONE - "Credo che siano i presupposti di inizio stagione. È normale che siamo stati caricati dalla società e dall'ambiente, con l'aspettativa di fare un altro tipo di campionato. Però bisogna essere coscienti della nostra situazione e calarsi in questo momento di grande difficoltà, anche a causa dell'emergenza numerica. Bisogna giocare per salvarci, questo è l'obiettivo in questo momento. Poi magari tra due o tre mesi, mi auguro, si potrà parlare di altri obiettivi, ma oggi la nostra posizione è questa. I ragazzi in queste due partite, ma anche nelle altre che abbiamo perso meritatamente, come con la Fiorentina in casa, hanno mostrato il giusto atteggiamento e la giusta mentalità. Dobbiamo continuare così. È vero che in casa, soprattutto stasera rispetto alla partita con la Fiorentina, siamo stati un po' troppo prevedibili. Nel primo tempo abbiamo perso palla appena recuperata, abbiamo fatto tanti lanci lunghi. Sotto questo punto di vista dobbiamo avere più controllo della gara, più controllo della partita, dobbiamo essere più lucidi. Come ho detto prima, incontravamo una squadra che, soprattutto nell'uno contro uno e nei duelli offensivi, ci ha creato tante difficoltà".

I CENTROCAMPISTI - "Thorsby e Frendrup tre giorni fa hanno corso 12 chilometri a testa, oggi Thorsby ha corso di nuovo 12 chilometri, poco meno Frendrup perché è uscito prima. Sono i nostri due motorini. In questo momento abbiamo bisogno di corsa, di gamba in mezzo al campo, abbiamo bisogno di queste caratteristiche. È naturale che da Gaston Pereiro e da Fabio Miretti si richiedano altri tipi di situazioni tecnico-tattiche. Sicuramente in questo momento, con l'assenza di Junior, che è uno dei giocatori in rosa con strappo e spunto nell'uno contro uno, e con Ekuban, che ha caratteristiche completamente diverse dal resto del reparto offensivo, abbiamo due giocatori in meno con caratteristiche che scarseggiano in questo momento. La verità è questa".

LE PAROLE DI FABREGAS

LA PARTITA - "Preferisco rimanere calmo e analizzare la partita. È stata la partita perfetta per noi. Porta inviolata, buona prestazione, aggressività, cattiveria, voglia e fame che erano mancate nelle ultime due partite. Era una finale davanti a 30.000 persone, contro una squadra in fiducia dopo la vittoria a Parma. Era una partita molto complicata per noi, vista la nostra dinamica negativa. Grazie per i complimenti, li ho sentiti tante volte questa stagione, ma i punti non arrivano, per questo sono arrabbiato. È una squadra che crea tanto e concede tanto, e il risultato finisce 1-1, perdendo ancora due punti. Fa male, devo dire che fa molto male. Dobbiamo continuare a lavorare, riposare, liberare la testa e migliorare sempre".

IL GIOCO - "Questo l'abbiamo sempre visto. Riguardate la partita a Torino, a Napoli, a Udinese, a Cagliari. Non si può dimenticare. È vero che i risultati non stanno arrivando, ma l'unica partita dove non abbiamo giocato bene è stata l'ultima contro l'Empoli, il primo tempo contro la Lazio male, il secondo molto bene, la prima contro la Juventus, ma in tutte le altre non vedo una squadra superiore a noi. Faccio fatica a capire il perché. Analizzo tutto, riguardo le partite, alleniamo tantissimo sulle cose che possiamo migliorare, il piano partita, tutto ciò che abbiamo lavorato ieri è uscito benissimo. Abbiamo creato diverse occasioni da gol, ma alla fine sono un allenatore molto giovane, devo imparare e capire tante cose, tante dinamiche dalla panchina che si vedono ovviamente in modo diverso. Però non posso dire niente ai ragazzi oggi. Il secondo gol è un fuorigioco per millimetro. Dobbiamo continuare così, il calcio non è giusto con noi, ne sono convinto. Ovviamente dobbiamo migliorare, ma il calcio non sta essendo giusto con noi e dobbiamo continuare a crescere con la stessa mentalità e fare di più, perché il risultato deve arrivare, ne sono convinto".

NICO PAZ - "Deve migliorare la scelta finale. In un 3 contro 1 deve fare l'assist per l'attaccante, non tirare in porta. Non ha gestito bene queste 2-3 occasioni. Sono cose che deve migliorare se vuole diventare un giocatore di impatto, un top player. Il top player in queste occasioni non sbaglia mai. Lui è giovane, deve migliorare, è mia responsabilità dargli fiducia e farlo crescere. Speriamo che lo faccia".

FabioF
Scritto da

Fabio Tognini