Cagliari, parla Goldaniga: “Obiettivo salvezza, Thuram un fenomeno”

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LE DICHIARAZIONI DI GOLDANIGA – Edoardo Goldaniga, difensore del Cagliari classe 1993, ha parlato in una lunga intervista a Radio TV Serie A. Ecco le sue parole:

IL RITORNO IN SERIE A – “Non credo che i risultati siano arrivati perché io ho iniziato a giocare, però in tutta sincerità, l’ho pensato. Siamo arrivati in Serie A all’ultimo secondo dopo i play-off in B con il Bari. Serviva adattarsi: per tanti era un campionato nuovo. Sapevamo di dover fare un certo tipo di percorso con l’obiettivo della salvezza; il cammino sarà lungo e noi non dobbiamo demoralizzarci in caso di sconfitte. Le cose sembrano essersi un po’ sistemate, ma sappiamo che la strada è lunga. Non dobbiamo mollare”.

UN PENSIERO SUL MISTER – Il mister non ha bisogno di grandi presentazioni, basta leggere il suo curriculum per inquadrare l’allenatore. Ha tantissimi pregi, ha voglia di insegnare il suo credo e di trasmettere la forza per non mollare mai. Queste cose poi ti rimangono”.

CAGLIARI POSTO GIUSTO – “Ho girato molto e cambiato altrettante squadre; avevo trovato il mio punto a Genova e pensavo che ci sarei rimasto per molto tempo, sicuramente per un lasso di tempo più lungo dei due anni effettivi che ho trascorso lì. Quando sono arrivato a Cagliari ho capito subito che sarebbe stato il posto giusto per poter crescere e per mettere radici. Ci sono grandi ambizioni a livello societario, la tifoseria non è legata solo alla città in sé, bensì a tutta l’isola e questo succede solo in Sardegna. Il centro sportivo è uno dei migliori in Italia ed è molto all’avanguardia; il Cagliari merita di avere uno stadio all’altezza e la società ha voglia di investire per poter regalare ai tifosi una casa in grado di accoglierli tutti, speriamo venga dato il via libera per la sua costruzione”.

OBIETTIVI DI SQUADRA – Il nostro obiettivo è la salvezza. Le partite che avremo a breve sono forse più alla portata, ma il calcio non è prevedibile e bisogna cercare di strappare punti con qualsiasi avversario. Dobbiamo cercare di chiudere il girone d’andata con un po’ di punti per poi affacciarsi al girone di ritorno con più tranquillità”.

L’IMPRESA COL FROSINONE – “Quando abbiamo segnato il 3-3 pensavamo di aver finito: ho detto a tutti di chiuderci in difesa e di non fare cavolate per evitare di farci rimontare a pochi minuti dalla fine. Ci ha pensato poi Pavoletti a concludere l’impresa, volando verso il cielo per prendere il pallone. La forza e lo spirito del gruppo sono micidiali. È stata la prima vittoria e la cercavamo da tanto tempo. Avevamo voglia di fare punti e ci siamo riusciti”.

L’ATTACCANTE PIÙ DIFFICILE DA MARCARE- Thuram dell’Inter è davvero un fenomeno, poi ci sono i soliti, tra cui Lukaku e Osimhen che sono fenomenali. È sempre bello misurarsi con giocatori di questo calibro”.

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Scritto da

Edoardo Corsini