Gravina: “Il format della Serie A prima o poi verrà rivisto. Arbitri italiani un’eccellenza”

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Gabriele Gravina, presidente della FIGC, è intervenuto ai microfoni di “Radio Anch’io lo Sport” e RadioRai riguardo la possibilità di vedere nuovi format in Serie A. Negli ultimi giorni vi è stata una assemblea per la riduzione del numero di squadre partecipanti. Le uniche a votare in favore di un ipotetico campionato a 18 squadre, sono state Juventus, Inter, Milan e Roma. Di seguito le parole dello stesso Gravina riguardo questa possibilità e non solo.

LE PAROLE DI GRAVINA

PRIMO OBIETTIVO SICUREZZA“ll concetto di riforma richiede disponibilità al cambiamento e cambiare richiede confronto, partecipazione e coraggio. Sono convinto che il calcio italiano stia finalmente facendo un’analisi approfondita su cosa serva cambiare per migliorare stabilità e competitività. Le fibrillazioni degli ultimi giorni sono positive, vuol dire che la scossa data indicendo l’assemblea ha già smosso da un certo torpore. La riforma serve, il primo obiettivo è mettere in sicurezza il calcio italiano, la cui instabilità economico-finanziaria rischia di minare qualsiasi progetto di sviluppo. Prima di innovare e provare a crescere dobbiamo risanare e uscire dalla logica che blocca il sistema solo sull’ipotesi delle 20 o 18 squadre perché sono logiche legate all’immobilismo e non sono condivisibili”.

ARBITRI – “Gli arbitri italiani rappresentano un’eccellenza. Con l’introduzione del VAR, in questa stagione il margine di errore è vicino allo zero, siamo allo 0,84%. Devo ringraziare Gianluca Rocchi: ha avviato un prezioso percorso di trasparenza e comunicazione”.

CRITICITÀ DA RISOLVERE – “Abbiamo stilato assieme un cronoprogramma per confrontarci e trovare dei punti di contatto. Ce ne sono diversi, per fortuna. Finalmente abbiamo raggiunto una condivisione su un punto fondamentale: serve una regolata per mettere in sicurezza il nostro mondo. Abbiamo ancora delle divergenze che come è noto riguardano il format e l’aspetto legato al professionismo. Abbiamo delle criticità legata al numero di squadre e ai tre livelli di professionismo legato a tre leghe diverse. Siamo l’unico esempio nel mondo. Prima mettiamo in sicurezza il sistema e poi penseremo al format e a promozioni e retrocessioni”.

INCONTRO CON LE BIG“Ho ricevuto Milan, Juventus, Roma, Inter perché il tema è importante. C’è un intasamento di date nei calendari internazionali che interessa non solo la Lega di A ma tutto il calcio italiano. Prima o poi si arriverà a rivedere il format anche nel massimo campionato. Mi auguro che questo avvenga all’interno di un’autodeterminazione, ora mi piace più concentrarmi sulle riforme economico-finanziarie. In ogni caso io ho incontrato anche tutte le altre squadre di Serie A in diverse occasioni. Non mi sottraendo, ma ci sarà un momento in cui bisognerà fare sistema”.