Udine, no alla cittadinanza onoraria a Maignan: le parole di Gravina

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Nel mondo del calcio, negli ultimi anni, si sono verificati diversi, troppi, episodi di razzismo. La Serie A è da sempre un palcoscenico in grado di avvicinare e mettere in comunicazione nazioni diverse grazie alla lingua universale dello sport. Recentemente l’episodio di razzismo verificatosi in quel di Udine, nel corso della partita tra Udinese e Milan, nei confronti di Mike Maignan, portiere degli ospiti, ha suscitato nuovamente scalpore e ha risollevato una questione a cui i vertici del nostro calcio non riescono a porre fine.

Il Sindaco della città di Udine, nel corso degli ultimi giorni, aveva proposto di far ricevere al portiere francese la cittadinanza onoraria, la quale non è stata concessa a seguito di una votazione di maggioranza contraria. Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha commentato la notizia esprimendo forte solidarietà nei confronti di Maignan.

LE PAROLE DI GABRIELE GRAVINA, PRESIDENTE DELLA FIGC

LA CITTADINANZA ONORARIA A MAIGNAN – “Mi dispiace, un’altra occasione persa dal paese per dare un segnale diverso. Sulle valutazioni di carattere politico nel merito di decisioni tra maggioranza e opposizione non entro. Noi abbiamo subito espresso la nostra vicinanza e solidarietà a Mike. Le nostre norme sono le più severe a livello internazionale, mi dispiace per la città di Udine e per il Friuli. Se c’è una società cosmopolita quella è l’Udinese”.