Il 2021 si è aperto da pochi giorni e la voglia di calcio è tornata più che mai. Il desiderio, o l’augurio, è di poter ritornare allo stadio e di poter godere al più presto delle vere emozioni che ci hanno fatto innamorare dello sport più bello di tutti. La scorsa stagione è stata anche la stagione del riscatto di tanti giovani italiani.
Da Tonali a Barella, passando per Bastoni e Castrovilli. La “Giovane Italia“, come è stata ribattezzata, ha riacceso le speranze anche nei confronti delle nuove generazioni di calciatori. Ecco, dunque, che oggi noi di Numero Diez abbiamo deciso di stilare una lista di cinque giovani italiani da tenere d’occhio nel 2021.
NICOLÒ ROVELLA
Di Nicolò Rovella, negli ultimi giorni, se ne sta parlando soprattutto in chiave mercato. Su di lui, infatti, è piombata la Juventus pronta ad offrire al Genoa, proprietaria del cartellino (anche se in scadenza a giugno), una decina di milioni di euro. Una classica operazione in stile-Juve: giovane di grandi speranze, italiano, bruciando l’agguerrita concorrenza di Inter e Roma.

Fonte: gazzetta.it
La cura Ballardini, con 4 punti in due gare, pare stia funzionando. Sarà interessante quindi capire come con il passare delle settimane l’esperto tecnico rossoblù possa riuscire a far emergere le qualità del giovane centrocampista di Segrate. Rovella è nato nel dicembre 2001, ha appena 19 anni e il 2020, per quanto ne se dica, per lui è stato l’anno dell’esplosione. Dopo l’esordio nel dicembre 2019 a San Siro contro l’Inter, la prima da titolare la gioca proprio contro i nerazzurri nel girone di ritorno. Da lì poi l’ascesa.
Qualità in fase di impostazione, buona abilità di letture di gioco, personalità da vendere: questo e molto altro è Nicolo Rovella, gioiello genoano ma futuro bianconero. Il 2021 può essere l’anno della consacrazione, del definitivo salto nel calcio dei grandi. I paragoni si sprecano: la classe di Modric, suo idolo, gestione palla à-la Bentancur. Insomma, di certo ci troviamo di fronte ad un ragazzo che potrebbe essere il prossimo bel volto della “Giovane Italia“.
GIANLUCA SCAMACCA
Tra le poche note positive del complicato inizio di stagione del Genoa vi è, oltre al sopracitato Rovella, anche l’attaccante classe ’99 Gianluca Scamacca. Nonostante i 22 anni Scamacca ha già vestito le maglie di Psv Eindhoven, Pec Zwolle, Sassuolo (ancora oggi prprietario del cartellino), Cremonese, Ascoli e, appunto, Genoa. Una carriera, quella dell’attaccante romano, che è stata continuamente in hype, viste le doti fisiche e tecniche di cui è in possesso fin dagli anni delle giovanili alla Roma. Eppure è sempre mancato qualcosa.

Fonte: gianlucadimarzio.com
Nell’ultimo anno, però, Scamacca ha trovato continuità sia in Serie A con il Genoa – 12 presenze, 2 reti e un assist – sia con la maglia dell’Italia Under 21, con cui ha messo a segno ben 7 gol in 12 presenze. Il 2021 può essere quello della svolta. Al Genoa o altrove.
Sì, perché il giovane classe ’99 è già entrato nelle mire delle big del nostro campionato. Dalla Juventus al Milan, passando per la Roma fino alla Fiorentina: tutti vogliono Scamacca. Il Genoa, infatti, sta pensando alla sua cessione per monetizzare e per affidare definitivamente l’attacco genoano a Destro e Shomurodov.
GABRIELE ZAPPA
Gabriele Zappa è senza dubbio una delle sorprese più piacevoli di questa prima parte di stagione. Cresciuto nelle giovanili dell’Inter, sgrezzatosi nel Pescara, oggi Zappa è un punto fermo del nuovo Cagliari di Di Francesco. Il tecnico abruzzese lo ha voluto fortemente per ringiovanire la fascia destra della sua squadra e il terzino classe ’99 si è subito preso le luci dei riflettori.

Fonte: itasportpress.com
L’impatto di Zappa con la Serie A è stato folgorante. Immediatamente bruciata la concorrenza del più esperto Faragò, complice anche un’interpretazione del ruolo di terzino destro ultra-moderno. Zappa è un giocatore interessantissimo proprio per questo, un esterno basso con grandi qualità offensive, un’ottima corsa e capacità di risultare decisivo anche negli ultimi 20-25 metri. In stagione, fin qui, ha messo a referto 3 assist, giocando l’87% delle partite da titolare.
In Serie A, tra i ragazzi Under 21, solo il compagno di reparto Sebastian Walukiewicz e l’estremo difensore del Milan Donnarumma hanno avuto più minutaggio di lui. L’anno che verrà, dunque, si prospetta ambizioso. Mancini, ct della Nazionale, lo ha già messo nel mirino in vista delle prossime convocazioni e la sensazione è che per Gabriele Zappa il meglio debba ancora venire.
MATTEO LOVATO
Solo il Napoli ha subito meno reti dell’Hellas Verona nel corso di queste prime 15 gare di Serie A. Una solidità difensiva che è diventato un marchio di fabbrica per la squadra di Juric. Già lo scorso anno, infatti, il pacchetto arretrato gialloblù aveva fatto benissimo, dimostrando una compattezza unica nel nostro campionato. E non a caso i due migliori difensori del club veneto, Kumbulla e Rrahmani, sono stati ceduti a suon di milioni rispettivamente a Roma e Napoli.

Fonte: 90min.it
La nuova stagione, nonostante i tanti cambiamenti in sede di mercato, ci ha restituito un Hellas Verona ancor più bello da ammirare. Una formazione ostica da battere, atleticamente preparata e che in difesa ha trovato nel giovanissimo Matteo Lovato un nuovo punto di riferimento. Cresciuto nelle giovanili del Padova e del Genoa, Lovato si è prepotentemente preso il posto da titolare nel terzetto difensivo all’interno dello scacchiere di Juric, che si augura possa avere la stessa crescita avuta da Kumbulla lo scorso anno.
È un classe 2000, ha appena fatto l’esordio in Under 21 e tra i ragazzi italiani Lovato è quello che sembra essere già “pronto”. Fisicamente strutturato, tecnicamente abile in fase di impostazione, sta notevolmente migliorando nei duelli aerei con i giganti della Serie A. Lovato è uno di quelli da tenere d’occhio nel 2021.
RICCARDO calafiori
Calafiori è il più giovane tra i cinque della lista. È un classe 2002, anche se a vederlo a primo impatto di anni ne dimostra tanti di più. Di ruolo fa il terzino sinistro ma nel 3-5-2 di Fonseca Calafiori ha ricoperto più che altro la posizione di esterno a tutto campo, con la possibilità di correre e lasciarsi andare alla corsa fluida, elegante, caratterizzata dalle sue lunghe leve.

Fonte: romatoday.it
La storia di Calafiori è particolare: nel 2018 subisce un infortunio ai legamenti che rischia di comprometterne la carriera. Tanto che bomber Edin Dzeko gli dedicò la tripletta segnata in Champions League all’Olimpico contro il Viktoria Plzen. Nel 2020, fortunatamente, è tornato a pieno regime e lo scorso dicembre ha realizzato il suo primo centro in maglia giallorossa, in Europa League contro lo Young Boys. Una siluro di sinistro dalla distanza, una rete liberatoria. Calafiori, “romano e romanista“, è pronto a prendersi anche la Roma.