L’Atletico Madrid guarda al futuro. Inevitabile dopo gli eccellenti addii che hanno caratterizzato la prima parte di questa sessione di calciomercato. Un paio di mesi fa vi avevamo parlato dell’anno zero dell’Atletico Madrid, un ciclo giunto al capolinea la cui fine è di fatto coincisa con la cessione dei giocatori più rappresentativi degli ultimi anni colchoneros. Godin, Juanfran, Filipe Luis e Griezmann sono stati i giocatori simbolo della rinascita dell’Atleti prima in campo nazionale poi a livello continentale. Ecco perché possiamo tranquillamente parlare di anno zero, e allo stesso tempo di un nuovo ciclo, di una nuova era pronta ad iniziare.
RIPARTIRE DALLE BASI
Che il calciomercato dell’Atletico Madrid sarebbe stato scoppiettante lo sapevano tutti. Portare a casa degni sostituti di calciatori del calibro di Godin o Griezmann sarebbe un’impresa ardua per tutti. Ma al netto di tutto la società rojiblanca sta conducendo un mercato assolutamente all’altezza, con diversi colpi già piazzati e altri che potrebbero essere ufficializzati nelle prossime settimane.

Il brasiliano Felipe e il messicano Herrera, entrambi ex Porto, durante il loro primo allenamento con l’Atletico Madrid.
(Fonte: profilo Facebook Atletico Madrid)
Ma andiamo con calma e partiamo dal primo acquisto ufficializzato dall’Atletico. Si tratta del difensore brasiliano Felipe, classe ’89, per il quale il Porto ha preteso 25 milioni di euro. Una cifra importante ma che il presidente Cerezo ha voluto sborsare senza indugi. Evidentemente il profilo di Felipe è quello che più ha convinto la dirigenza spagnola. Con Felipe, è bene sottolinearlo, l’Atletico non acquista l’erede di Diego Godin. L’uruguaiano, da pochi giorni ufficialmente un nuovo giocatore dell’Inter, è un difensore diverso rispetto al suo collega brasiliano. Felipe ha una maggiore predisposizione al palleggio, una discreta visione di gioco e per certi versi molto più elegante rispetto a Godin, che fa dell’aggressività, del gioco aereo e della garra le sue armi più efficaci. Un giocatore simile a Godin l’Atletico, di fatto, ce l’ha già ed è Josè Maria Gimenez, compagno del “Flaco” anche in Nazionale. I due hanno formato negli anni una delle coppie difensive più efficaci d’Europa e con l’addio del capitano, Gimenez avrà l’onore di guidare una difesa della quale è una colonna portante da almeno un triennio.

(Fonte: profilo Twitter Atletico Madrid)
Lo stesso Felipe, che di esperienza ne ha da vendere – 93 presenze e 6 gol in Liga NOS e 27 presenze e 3 gol in Champions League – ha lui stesso ammesso di essere un difensore molto diverso da Godin e che, invece, nel corso della sua carriera, durante la quale ha vinto un campionato portoghese, un campionato brasiliano, una Copa Libertadores e una Supercoppa portoghese, si è ispirato ad un altro brasiliano ex Atletico, Joao Miranda.
“Godin è un grande difensore e qui ha fatto la storia. Ma sono venuto all’Atletico non per sostituirlo ma per continuare a crescere come fatto con il Porto, anche io ho la mia storia. Il mio punto di riferimento è sempre stato Joao Miranda, lo seguivo fin da piccolo.”
Quello difensivo è sicuramente il reparto che ha visto i più grandi cambiamenti. Oltre Godin, i tifosi colchoneros hanno dovuto salutare anche Juanfran, Filipe Luis e Lucas Hernandez – volato a Monaco di Baviera per circa 80 milioni di euro – tre giocatori che in modi e tempi diversi sono diventati grandi protagonisti delle storia recente della società della capitale. Sulla fascia destra Simeone ha già fatto capire di voler puntare sul colombiano Santiago Arias, mentre è sull’out di sinistra che si incontrano maggiori incognite. Ad oggi l’unico terzino sinistro di ruolo è il brasiliano Renan Lodi, classe ’98, appena arrivato dall’Atletico Paranaense. Molto interessante, veloce e che ha una discreta confidenza con il gol, ma ancora lontano dall’assimilare i dettami tattici del “Cholo” Simeone, rigido come pochi in Europa riguardo l’applicazione difensiva dei propri uomini. Sul mercato gli spagnoli seguono Nelson Semedo del Barcellona, ma anche lui sarebbe un terzino sinistro adattato in quanto destro di piede. Ecco perché in Spagna sono convinti che sarà, a sorpresa, Saul Ñiguez a ricoprire questo ruolo. È evidente che sarebbe una forzatura ma già in questa stagione lo spagnolo, data l’emergenza infortuni, ha giocato nella posizione atipica di terzino sinistro. Saul è uno dei calciatori più talentuosi della squadra, che abbina ad un fisico di titanio una padronanza tecnica di assoluto livello; dotato di una progressione palla al piede tra le linee riconoscibile in tutto il mondo e di un tiro della distanza micidiale. Relegarlo al ruolo di terzino sinistro, seppur interpretato in chiave moderna, significherebbe tagliare le gambe a uno dei calciatori che può tranquillamente essere inserito nel novero dei tuttocampisti più forti del mondo.

Saul Niguez, 34 reti in 249 presenze totali con la maglia dell’Atletico. 16 presenze e 2 realizzazioni con la maglia della Roja. Predestinato. (Fonte: profilo Twitter Saul Niguez)
CONCRETEZZA E FANTASIA
Dal centrocampo in poi la formazione rojiblanca si sta già delineando, sta prendendo lentamente forma, sempre a immagine e somiglianza del suo allenatore, Diego Pablo Simeone. Poche ore fa è stato ufficializzato l’addio di Rodri, uno dei centrocampisti più funzionali di tutta Europa. L’Atletico lo ha pagato 25 milioni di euro un’estate fa. Oggi il Manchester City ne ha sborsati 70 (70!). E non è un caso che il centrocampista spagnolo sia stato voluto espressamente da Pep Guardiola, il tecnico che ha trasformato Sergio Busquets in un metodista terribilmente efficace ai tempi del Barcellona e che una decina di anni dopo è pronto a fare lo stesso percorso con Rodri, la più grande sorpresa dell’ultimo campionato dell’Atleti.

(Fonte: profilo Instagram Marcos Llorente)
In casa Atletico il sostituto è stato già trovato, si tratta dell’ex Real Madrid Marcos Llorente. Il centrocampista spagnolo non è esattamente un giocatore simile a Rodri, è più duttile e più avvezzo al lancio lungo che al palleggio, ma le sue qualità potrebbero emergere benissimo all’interno del sistema di gioco rojiblanco. Un altro calciatore che con il “cholismo” si sposa alla perfezione è Hector Herrera, centrocampista messicano arrivato a parametro zero dal Porto. Il capitano della “Tricolor” potrebbe essere l’uomo adatto per garantire a Simeone un vero mastino a centrocampo, un recupera palloni che non disprezza affatto anche le discese in area di rigore, come testimoniano i sei gol realizzati nell’ultima stagione con la maglia dei Dragoes.
📝 | Acuerdo con @HHerreramex para que se convierta en nuevo jugador rojiblanco 🔴⚪
🇲🇽 El futbolista mexicano firmará mañana su contrato para las próximas 3 temporadas
👋 ¡Bienvenido! 🔝
👉 https://t.co/z8HTjOhaUx#AúpaAtleti #BienvenidoHerrera pic.twitter.com/cbnsdbqJTl— Atlético de Madrid (@Atleti) July 3, 2019
Herrera, all’età di 29 anni, si appresta a vivere la prima grande esperienza in un top club. Ma negli anni in Portogallo ha sempre dato l’impressione di avere la stoffa adatta a far bene ovunque, e infatti su di lui negli ultimi anni avevano messo gli occhi Napoli, Roma e Inter. Che possa subito partire titolare non è detto, in mezzo al campo Koke e Llorente sembrano i favoriti. Mentre restano da sciogliere i nodi riguardo gli esterni di centrocampo: Saul, ad esempio, ha dimostrato di interpretare il ruolo in maniera eccezionale, ancor più rispetto a Lemar, strapagato la scorsa estate dal Monaco ma che non ha convinto, Vitolo e Correa, entrambi finiti un po’ nel dimenticatoio.
📝 | Acuerdo con el @SLBenfica para el traspaso de @joaofelix70.
🇵🇹 El delantero portugués ha firmado con nuestro club para las próximas 7 temporadas 🙌
🔴⚪ ¡Bienvenido a la familia rojiblanca! 🔴⚪
👉 https://t.co/bRENzFAyQB#AúpaAtleti #PuroTalento #BienvenidoJoãoFélix pic.twitter.com/NsAWSxoxlP— Atlético de Madrid (@Atleti) July 3, 2019
In attesa che la vicenda Griezmann giunga al termine l’Atletico ha piazzato l’acquisto più costoso della propria storia, il più costoso della stessa Liga, superando Ronaldo e Figo, il quarto più caro di sempre. Joao Felix, classe ’99, è stato pagato circa 126 milioni di euro, una cifra esorbitante e che peraltro supera la cifra della stessa clausola rescissoria – in tal modo gli spagnoli avranno la possibilità di dilazionare il pagamento in più rate-. Il futuro di Griezmann non è stato ancora svelato ufficialmente, anche se tutte le strade sembrano portare “le Petit diable” a Barcellona. Ma nel frattempo, come detto, i colchoneros hanno già trovato il suo erede. Al gioiellino portoghese gli è stata consegnata la numero 7, la stessa di Griezmann, un passaggio di corona in piena regola.

(Fonte: profilo Instagram ufficiale Joao Felix)
Ma cosa può dare in più Joao Felix? Difficile rispondere. Anche perchè il talento lusitano ha alle spalle una sola stagione da professionista – condita però da 41 presenze e 19 reti -, che ci rende difficile fare un discorso lucido e razionale. Joao Felix, infatti, ha mostrato di essere un talentuosissimo attaccante, impulsivo, che nelle sue giocate e nei suoi gol c’è poco di razionale. Un piccolo gioiello da custodire, da tutelare e da far esplodere. Perchè la sensazione è che Joao Felix abbia tutto quello che gli serve per poter diventare uno dei giocatori più forti e al contempo belli da vedere dei prossimi anni. Il tempo è tutto dalla sua parte.
DOVE PUÒ ARRIVARE IL NUOVO ATLETICO?
Probabilmente neanche lo stesso Simeone saprebbe, oggi, rispondere a questo interrogativo. Sta di fatto che la storia, il palmares, gli investimenti sul mercato e per lo stadio impongono gli uomini in biancorosso a puntare sempre al massimo. In Spagna così come in Europa. La forza del “vecchio” Atletico è sempre stata quella di non darsi mai per vinta, di lottare fino all’ultimo e di giocarsi con tutte le proprie forze ogni punto a disposizione. Difficile credere che il “nuovo”Atletico si sposti da questa filosofia di gioco, la stessa che ha reso grande il “Cholo” Simeone e che ha portato l’Atletico Madrid ad essere la squadra che noi tutti oggi ammiriamo.
(Fonte immagine di copertina: profilo Facebook Atletico Madrid)