Dopo aver fatto le pagelle della stagione ai portieri e difensori della Fiorentina, poi ai suoi centrocampisti ed attaccanti, oggi (nell’ultima parte) tocca ad allenatore, dirigenti e proprietario.
Pagelle Fiorentina
Italiano 7,5: trasforma letteralmente la squadra dell’anno scorso, appoggiandosi a Vlahovic nella prima parte di stagione e poi a Torreira nella seconda. Sicuramente sbaglia diverse scelte nel finale di Campionato, dove si dimostrata un po’ troppo integralista nella designazione del modulo, ma resta per lui un’annata fantastica, quella in cui ha riportato la Viola in Europa, nonostante non godesse, in tal senso, dei favori del pronostico. Requisiti da Fuoriclasse.
Pradè 6,5: rispetto alle due annate precedenti, è molto più lucido e mirato nella scelta degli acquisti. Senza il “fardello” Barone potrebbe sicuramente fare anche di più. In crescita.
Burdisso 6,5: giusta l’intuizione Nico Gonzalez, da verificare quella su Cabral (che per noi resta comunque un ottimo prospetto, nonostante le difficoltà paventate in questi mesi). Non sfigura affatto nella sua prima stagione da dirigente nel Campionato di Serie A. Dimostra, insomma, delle buone potenzialità.
Barone 5: è l’uomo del presidente Commisso, come Cognigni lo era per i Della Valle. Giusto, quindi, che supervisioni in tutto e per tutto i vari aspetti del lavoro della Fiorentina. Però la sua volontà, da uomo non di calcio, di incidere anche sulle scelte di mercato si dimostra spesso un peso per il lavoro di Pradè e Burdisso. Potrebbe dare di più e meglio se decidesse di stare al posto suo.
Commisso n.g: chiariamo subito che non c’è nulla di ironico in questa pagella, che sarebbe stata senz’altro alta senza quella “conferenza stampa” post Campionato. Ha riportato la Fiorentina in Europa e per questo tutti gliene siamo riconoscenti, ma perché pochi giorni dopo quella festa andare a dire davanti a tutti che la stagione da settimo posto è buona, come lo sarebbe stata una da ottavo-nono posto? E poi ha speso, nessuno lo può negare, ma perché non parla quasi mai di calcio, di sentimenti, di appartenenza ma sempre e solo di soldi? Che se ne facciano attraverso la cessione dei giocatori più forti forse può rendere felice lui, ma di certo non il popolo gigliato. Per tutti questi motivi preferiamo astenerci dal dargli un voto. Migliorabile in quanto a comunicazione.
Rivivi le pagelle dei portieri, dei difensori, dei centrocampisti e degli attaccanti della rosa toscana:
Il Pagellone sulla Fiorentina, Parte 2: i centrocampisti e gli attaccanti