La sfida tra Real Madrid e Manchester City è stata un viaggio in prima fila sulle montagne russe.
IL PRE-PARTITA
La tensione prima del fischio d’inizio è quella tipica di ogni big match europeo e non potrebbe essere altrimenti, dopo la spettacolare partita dell’andata. D’altronde, all’Etihad il City ha avuto il pallino del gioco e segnato quattro reti, ma il Real è stato altrettanto cinico e letale in ogni occasione che si è ritagliato, realizzandone tre.
Le due formazioni scendono in campo senza particolari assenze che danno nell’occhio e questo favorisce non di poco lo show.
REAL MADRID (4-3-3): Courtois; Carvajal, Eder Militao, Nacho, Mendy; Kroos, Casemiro, Modric; Valverde, Benzema, Vinicius.
MANCHESTER CITY (4-3-3): Ederson; Joao Cancelo, Ruben Dias, Laporte, Walker; Bernardo Silva, Rodri, De Bruyne; Mahrez, Gabriel Jesus, Foden.
LA PARTITA
Bando alle ciance.
Se la partita dell’andata è stata uno spettacolo di primo pelo e, probabilmente, il miglior match della stagione dal punto di vista dei gesti tecnici e del risultato, quella di ieri è stata un vero e proprio rollercoaster di emozioni. In particolare, si potrebbe dividere la partita in più momenti chiave.
La prima parte va dall’inizio della gara fino ai minuti che precedono il novantesimo. Il Manchester City, difatti, per approccio alla gara, forse sorprende i padroni di casa. L’attenzione alla fase difensiva sembra particolarmente alta e il dominio del campo non sembra essere un chiodo fisso dei Citizens. Ne emerge una partita più tattica, più sporca per certi versi, forse meno godibile dal punto di vista dello spettacolo, ma comunque affascinante.
Le occasioni, soprattutto nel primo tempo, sono poche e non raccontano molto del match che, invece, si sblocca nella seconda frazione: dopo una lunga cavalcata, Bernardo Silva arriva di fronte all’area di rigore e decide di allargare sulla destra. Dall’inquadratura della telecamera sembra quasi un errore del portoghese, un passaggio a vuoto, fino a quando non sbuca come un fantasma Riyad Mahrez a bucare Courtois sul primo palo. Il goal, arrivato al 73′, schianta il Real Madrid psicologicamente e questo fa notizia.
A crucial goal! 🙌
⚪️ 0-1 🔵 #ManCity pic.twitter.com/bny9FEpKYl
— Manchester City (@ManCity) May 4, 2022
I Blancos difatti iniziano a divenire aggressivi e a pressare in maniera nervosa concedendo ulteriori chance. Due in particolare, entrambe con Grealish protagonista, vedono la palla uscire di un nonnulla. La sensazione iniziale, però, è che ciò non sia così rilevante dal momento che la partita è virtualmente chiusa e che i Campioni di Spagna necessitano di tre reti per raggiungere la finale…
Poi, l’impensabile. Il Real continua ad assalire in maniera quasi nevrotica e la sua insistenza paga. Da un cross di Camavinga e da una meravigliosa sponda di Benzema nasce il pareggio di Rodrygo che sigla l’uno a uno. Al 90′, con sei minuti di recupero da giocare, il Real continua ad assediare l’area di rigore e trova ancora Rodrygo che insacca di testa. L’inerzia del match è completamente a favore delle Merengues.
Ai supplementari si sublima la rimonta: da un intervento in ritardo di Ruben Dias su Benzema, nasce un calcio di rigore che il francese trasforma nella rete del definitivo sorpasso.
Nel doppio scontro, ora, è 6 a 5.
LA PARTITA DEL REAL
Ancelotti non è nuovo a certi colpi di coda. Tornando agli inizi del suo ciclo con il Real, non può non tornare alla mente il rimontone realizzato in finale contro l’Atletico nel 2014. Se c’è una caratteristica inconfondibile di questo Real è la sua mentalità vincente, quella costante sensazione di pericolo che emana anche quando i giochi sembrano virtualmente chiusi. Una mentalità talmente forte da lasciare di stucco chiunque.
E poi c’è ‘quel gol’ da cui partono tutte le rimonte. Eh già, perchè sia contro il PSG, sia contro il Chelsea, sia contro il City, il Madrid si trovava in svantaggio e ha dovuto recuperare. Il minimo comun denominatore di queste partite è che il primo dei goal che dà l’avvio alla rimonta stordisce l’avversario. Lo abbiamo visto soprattutto contro il PSG, crollato mentalmente dopo il primo goal di Benzema, contro il Chelsea e soprattutto ieri contro il City, dove la reazione degli inglesi è stata pressoché nulla… Il Real Madrid, in rimonta, colpisce come un black mamba.