CR7 fa parlare ancora di sè. Stavolta non sul campo, ma con dichiarazioni che rivelano il volto oscuro di essere CR7. Il portoghese si lascia andare al Daily Mail, evidenziando tutti gli effetti collaterali e negativi di essere uno dei calciatori più famosi al mondo.
“Essere me stesso è noioso. Quando la notorietà inizia è tutto bello. Sei famoso, sei un giocatore fantastico, vinci trofei, fai gol, sei in prima pagina sui giornali, in televisione. Ma dopo molti anni, guardi la vita in un modo diverso. Hai una ragazza, hai figli, vuoi un po’ di privacy e non c’è più privacy. La mia privacy è andata. Se ne avessi l’opportunità ora, pagherei per riavere la mia privacy.
La gente dice: “Ma tu sei ricco. Hai soldi, hai macchine, hai case”. Ma questo non è tutto. Credimi, essere troppo famoso non va bene. Sai quante volte sono andato al parco con i miei figli negli ultimi due anni? Zero. Se vado al parco arrivano all’improvviso tantissime persone. I bambini saranno nervosi, io sarò nervoso, la mia ragazza sarà nervosa. Non posso andare in un bar con gli amici perché so che non si sentiranno a loro agio con me lì. Evito di fare questo genere di cose, perché le persone intorno a me saranno più nervose di me. Mi sento come se fossi in una gabbia permanente. Ma è troppo tardi per cambiarlo“.
Sono queste le parole dell’asso portoghese, che evidenziano il problema evidente e sicuramente non scontato. Essere CR7 significa che il tuo nome è conosciuto da quasi ogni persona del mondo. E talvolta, che il tuo nome è più famoso del tuo volto o del tuo mestiere. E se farsi vedere in pubblico diventa complicato per quei giocatori reputati “normali“, lo è in maniera infinitamente maggiore per quelli come Cristiano Ronaldo.
CR7 non è il primo a parlare di questo problema. Ne ha parlato, nel documentario su sè stesso, anche Francesco Totti. Il 10 giallorosso ha affermato come ormai sia diventato un vero e proprio monumento di Roma. Tanto da rendergli impossibile girare in tranquillità per la Capitale senza incrociare migliaia di fan che gli chiedono foto e autografi. Ed ovviamente più è raro vederlo in giro per Roma, più aumenterebbero le richieste se qualche fan lo incrociasse.
Ad un occhio esterno, essere CR7 significa avere soldi, fama, ricchezza e felicità. Ma dalle parole del portoghese, che svela il volto oscuro di essere CR7, traspare come proprio quest’ultima, forse la cosa più importante delle quattro, spesso venga a mancare.