Finisce 1-1 la partita emozionante fino alla fine tra Inter e Fiorentina, con proprio i viola ad avere l’ultima chance clamorosa nel recupero costruita e fallita da Ikoné. Pari giusto, ma avrebbero potuto vincere entrambe le squadre, per ritmo ed occasioni da goal.
Pagelle Fiorentina
Terracciano 7: ok in porta e con i piedi. Un solo rischio, presosi nella ripresa, che ha messo a serio rischio le coronarie dei tifosi gigliati. Baluardo.
Venuti 6: lotta su ogni pallone, nonostante Perisic lo faccia parecchio soffrire. Cuore Viola.
Milenkovic 7+: un’ammonizione stupida presa in un match quasi perfetto. Insormontabile.
Igor 7+: scivola pericolosamente nel finale su Barella, ma è questo l’unico errore della sua gara. Statuario.
Biraghi 6=: alterna cose buone ad altre cattive, ma sul goal subito la colpa principale pare essere di Duncan. In apnea.
Castrovilli 7-: sta tornando ai livelli che gli competono. Talento cristallino.
Torreira 7+: gioca bene, ma vi rendete conto che non è nemmeno la sua miglior partita in maglia viola? Si stacca un dente stoicamente per continuare la battaglia in campo ed è l’unico ancora una volta a saper segnare nella Fiorentina. Il più decisivo della rosa.
Duncan 6=: il voto è la media tra quello che meriterebbe senza l’errore grave commesso e la défaillance stessa in cui si dimentica Dumfries sulla rete del pari. Guerriero distratto.
Nico Gonzalez 6,5: assist decisivo, garra e classe, in un’altra gara però senza segnature personali. Comunque grimaldello.
Piatek 5,5: purtroppo è un centravanti d’area piccola e non è adatto al tipo di gioco della Fiorentina, ma sta provando ad adattarsi. Incompreso.
Saponara 6: buon primo tempo ed un’ammonizione spesa intelligentemente nella ripresa; per caratteristiche paga i ritmi veloci del secondo tempo. Senza infamia e senza lode.
Ikoné 6: il grande talento non basta. Straripante, ma privo di freddezza sotto porta.
Cabral n.g
Martinez Quarta n.g.
Callejon n.g.
Italiano 7+: la Fiorentina, con una rosa sensibilmente inferiore a quella più forte del Campionato, gioca alla pari dell’Inter dall’inizio alla fine. Ed allora perché non dargli 10? Per il fatto che, da allenatori da divano, gli rimproveriamo che Ikoné e Cabral andavano forse inseriti prima e perché ci chiediamo come mai continui nella scelta di giocare con gli esterni alti a piede invertito che non paga, dal momento che non segnano; quindi tanto vale rimetterli nel loro lato naturale a collezionare palloni per Piatek, sicuramente più forte di loro in quanto a capacità realizzative. Quasi fenomeno.