E’ tempo di Inter-Milan, il magico Derby della Madonnina.
Come sempre, una partita a sé. Questa la risposta che ogni calciatore coinvolto ha sempre dato ad ogni singolo giornalista e che, verosimilmente, continuerà a fornire. Dalle bandiere storiche ai nuovi arrivati che, senza ragionare con malizia, sentono ben poco la sfida tra Inter e Milan.
Il confronto tra le due squadre di Milano è una storia, un susseguirsi di emozioni di ogni tipo, se ripensiamo al passare delle stagioni, non solo per ciò che riguarda i derby che hanno avuto luogo in Serie A. Le curiosità non mancano di certo, a partire proprio da quello che rappresenta un grande rammarico e che ci obbliga a portare indietro le lancette di tanti, tantissimi anni.
- Potremmo citare un numero elevatissimo di giocatori che hanno avuto l’onore e l’onere di disputare il Derby della Madonnina, ma come non possiamo fare riferimento a chi il Milan l’ha inventato. Herbert Kilpin, principale fondatore del Milan e primo allenatore dei rossoneri, decise di appendere la scarpette al chiodo nell’aprile del 1908, precludendosi così la possibilità di scendere in campo nel primo vero derby, qualche mese più tardi.
- Fattore Ibra. I rossoneri rischiano di dover fare a meno del centravanti svedese, sulla carta un duro colpo. Le statistiche, però, dicono che senza di lui i punti conquistati sono maggiori. È il giocatore in attività che ha segnato più di tutti nei suoi Inter-Milan disputati, andando a conteggiare sia le reti in rossonero che in nerazzurro. In questa stagione, Ibra è sceso in campo dal primo minuto in 11 partite di campionato, mettendo a segno 7 reti. 4 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte, Senza di lui, sono arrivate 11 vittorie e un solo pareggio, senza sconfitte. I numeri non sono tutto, ma di sicuro dicono qualcosa, e quando subentra a partita in corso il Milan ha messo nero su bianco 12 punti su 12 disponibili. Ecco, Stefano Pioli forse farebbe bene a riservargli un posto comodo in panchina in vista del fischio di inizio.
- Fattore Perisic. Il croato si è rivelato una macchina da assist, in modo quasi sorprendente se si considera che si tratta di uno degli elementi che sfugge spesso e volentieri all’attenzione degli addetti ai lavori. Se prendiamo in considerazione gli ultimi 15 anni di Inter-Milan, è proprio lui ad aver effettuato il maggior numero di assist con i colori nerazzurri, ben 5. Sulla carta sembrerebbe un protagonista inaspettato, ma se guardiamo i numeri la questione cambia radicalmente.
- Nessuno si aspetta un match privo di emozioni e di calcio vero. Sì, è vero, le difese riescono a fare la differenza e ad indirizzare i campionati, ma non sarebbe male assistere ad un Inter-Milan come quello della stagione 1949/50. Due reti nei primi 6 minuti per i rossoneri, poi il pareggio dei nerazzurri e altre due reti del Milan. Sul risultato di 4-1 in favore dei diavoli, con tanta delusione tra i tifosi rivali, ecco che parte la remuntada. L’Inter segna 4 reti e si porta in vantaggio, 4-5, fino al pareggio di Annovazzi. Il risultato di parità sta stretto a tutti, così ci pensa Amadei, dopo una mischia in area, a realizzare il 5-6 finale con il quale i nerazzurri riescono a conquistare il Derby della Madonnina che ha visto il numero complessivo di reti più alto nella storia di questo confronto. 11 gol, emozioni a non finire, botta e risposta come costante.
- Da sempre contrapposte, anche se cugine, Inter e Milan si sono trovate dalla stessa parte della barricata in più di un’occasione. E non si tratta di casi isolati, perché ne possiamo contare ben 22, anche se solo a livello amichevole e per beneficienza. Un’usanza che con il passare del tempo è scomparsa e che ha visto l’ultima apparizione nel 1982, all’interno di un match in cui la MilanInter ne approfittò per prepararsi al Mondiale dell’82.
- Il vizio della tripletta a tinte nerazzurre. Sono addirittura 5 i calciatori dell’Inter che hanno messo a segno una tripletta in occasione del Derby della Madonnina. Istvan Nyers, Amedeo Amadei, Giovanni Capra e, a livello cronologico i più noti, Diego Milito e Mauro Icardi.
- José Altafini ha parlato dell’Inter-Milan che ci attende, affermando che tiferà rossoneri, ma che vede i nerazzurri favoriti. Lui, nel derby del 1960, fu assoluto protagonista grazie ad un poker rifilato ai cugini. Per il Milan, la quinta rete fu messa a segno da Carlo Galli, mentre per l’Inter i marcatori furono Orazio Rancati, Mario Mereghetti e Antonio Angelillo.
- Anche negli anni in cui essere una bandiera rappresentava l’ambizione principale di un calciatore, nella storia del Derby di Milano ci sono stati diversi giocatori che sono andati a segno sia con la maglia dei rossoneri che con quella dei nerazzurri. A partire da Ronaldo il Fenomeno per arrivare a Enrico Candiani, passando per Zlatan Ibrahimovic e Giuseppe Meazza. Poi, ovviamente, ci sono stati dei fedelissimi che hanno scritto il loro nome sul tabellino dei marcatori affiancato ad un solo colore. Uno su tutti, il miglior marcatore di sempre nel Derby della Madonnina.
- Chiunque lo ha adorato in campo, indipendentemente dai colori, ma è stato in assoluto la bestia nera dell’Inter in occasione del Derby di Milano. Andriy Shevchenko ha bucato la rete nerazzurra ben 14 volte in carriera, con la maglia del Milan. 8 volte in campionato, tra cui la doppietta nel derby terminato 6-0. 3 volte in Coppa Italia e 3 volte in Champions League. 14 gol in 20 derby giocati: cifre stratosferiche. Vicino al ritiro, con la maglia della Dinamo Kiev, riuscì a realizzare un’altra rete ai nerazzurri, nella fase a gironi di Champions. Un’autentico incubo.
- A volte ritornano. In questo caso, dopo quasi tre anni. Sulley Muntari, quattro stagioni all’Inter e tre al Milan, ha deciso di riallacciarsi gli scarpini. Tornerà nel club dove tutto è iniziato, gli Hearts of Oak. Nome che dice ben poco anche ai più grandi appassionati ed intenditori, ma si tratta di una tra le squadre più titolate d’Africa e campione in carica del Ghana. A 37 anni, una nuova sfida e un contratto di un anno con l’opzione per quello successivo. Per essere profeta in patria prima di salutare definitivamente il calcio giocato.