Inter-Napoli, Inzaghi e Calzona in sala stampa: “Grandi dopo 120 minuti in UCL”, “Stiamo curando maggiormente la difesa”

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L’Inter assapora la vittoria, ma la regola del gol dell’ex colpisce i nerazzurri. Al Napoli va il grande merito di averci creduto fino alla fine, aspettando l’occasione giusta e colpendo con un cinismo che ultimamente manca alla beneamata. In conferenza stampa l’analisi del match di Simone Inzaghi Francesco Calzona.

INZAGHI

PUNTO DELLA SITUAZIONE – “Abbiamo 14 punti di vantaggio, dobbiamo lavorare nel migliore dei modi. Per questa sera c’è un po’ di delusione sia per quanto visto in campo che per i tifosi. Abbiamo perso un attimo le distanze in occasione del pareggio, per il resto non abbiamo concesso tanto”. 

FINITA LA BENZINA? – “Stanchezza? I ragazzi sono stati grandiosi dopo l’impegno di ChampionsVolevamo vincere contro i Campioni d’Italia ma non ci siamo riusciti”.

PAVARD E THURAM – “Il cambio di Pavard è stato condizionato dai 120′ di Madrid e dall’ammonizione. Stava facendo molto bene, mi preoccupava il giallo in relazione alla marcatura su Kvaratskhelia. A Thuram è mancato il gol, siamo molto soddisfatti di entrambi”.

CALCOLIInzaghi ha chiuso parlando del rush finale verso lo Scudetto. “Nessun calcolo, lavoriamo sugli errori. Non c’è nessuna tabella e dobbiamo rimanere concentrati“.

CALZONA

ZONA DIFENSIVA – “Risolvere tutti i problemi è impossibile, ci vuole un mago. Si cerca di mettere a posto la fase difensiva e per una questione di tempo curiamo meno quella offensiva. Sono molto contento della prestazione della squadra”.

ZONA OFFENSIVA – “Si vede a occhio nudo che bisogna essere incisivi sotto porta. Non c’è bisogno di particolari statistiche. I giorni di preparazione e i giorni di recupero hanno compreso solo 7 allenamenti tattici in 24 giorni. Ci vuole tempo per sistemare tutto”.

JUAN JESUS – “L’ho incrociato per venire in sala stampa, ci ho parlato poco dopo triplice fischio. Non so cosa si è detto con l’arbitro”.

LAVORO PSICOLOGICO – “Sono ragazzi che hanno sentito tante parole in questi mesi, io ne ho dette poche. Io mi prendo carico delle problematiche, per loro non è producente. Sono il terzo allenatore quest’anno e parlare troppo non penso sia utile”.

FUTURO – “C’è talmente tanto da fare che non ho tempo di parlare con la famiglia, al mio futuro attualmente non ci penso e non mi interessa. Ho un contatto con la federazione slovacca fino al 2025, non mi sbilancio e gli porto rispetto come loro lo portano a me”.