La primavera nell’Inter, la tanta gavetta in Lega Pro, il raggiungimento della Serie B e il sogno di poter arrivare a giocare nel massimo campionato italiano. Tutto questo e molto altro è Riccardo bocalon, attaccante attualmente in forza al Pordenone, che abbiamo intervistato per poterne delineare un ritratto completo, a 360 gradi. Veneziano DOC, classe 1989, Bocalon è nel pieno della sua carriera, un percorso contraddistinto soprattutto dai gol e da una dedizione per il lavoro che lo ha portato anche a solcare il prato di San Siro.
LOCKDOWN E RIPARTENZA
Nelle ultime settimane in FIGC si è discusso molto se fosse giusto far ripartire i campionati ancora da concludere oppure stoppare tutto, per pensare con calma alla programmazione della prossima stagione. E con Riccardo è da qui che abbiamo voluto proprio cominciare:
Riccardo, com’è stato questo periodo di lockdown? E inoltre, per quanto riguarda il tema della ripresa del campionato, che idea hai? Sei favorevole o no?
Sono riuscito a seguire il programma della società, alternando giorni di corsa ad altri di forza, sempre rispettando le normative previste. Noi, come società e come squadra, siamo favorevoli alla ripartenza, anche perché riteniamo che ora ci siano le condizioni per poter riprendere, sempre nel rispetto della salute di tutti. Si può provare a riprendere in questo momento, poi starà alla Lega decidere se far svolgere il campionato interamente o attraverso dei playoff/playout, anche per continuare a raggiungere il sogno playoff che sarebbe storico alla prima partecipazione assoluta del Pordenone alla Serie B.
PRIMAVERA INTER
Bocalon ha vestito la casacca nerazzurra agli inizi della carriera, seppur solamente in ambito giovanile, ma quella squadra e quella società sono rimaste nel suo cuore per lui che da sempre è tifoso interista.
Prima delle esperienze in B e in C, hai fatto parte della Primavera dell’Inter: che ricordo hai dei nerazzurri e in generale di quella squadra?
Eravamo un’ottima squadra: semifinali al torneo di Viareggio, poi siamo usciti alle Final Eight contro il Siena, però avevamo giocatori come Destro, Caldirola, Obi, ecc.. Tutti giocatori che hanno giocato a livelli alti. L’Inter ha sempre avuto un occhio di riguardo per il settore giovanile, ti preparano per il “calcio che conta”. Destro è un giocatore di alto livello, ci sono stati anni in cui ha segnato moltissimo, e altri in cui la palla non voleva entrare, ma essendo ancora giovane può dimostrare ancora molto.
ALESSANDRIA, MOMENTO IMPORTANTE
Un momento sicuramente importante nella carriera di Bocalon è stato l’anno in cui con l’Alessandria ha compiuto un percorso storico in Coppa Italia, che ancora adesso rivive con molta emozione.
Alessandria e quell’impresa sfiorata in Coppa Italia: cosa ti è rimasto impresso di quella cavalcata?
Sono stati momenti davvero emozionanti: poter giocare a San Siro contro il Milan dopo aver eliminato Spezia, Genoa e Palermo è motivo di grande orgoglio. Il gol al Genoa e la doppietta allo Spezia due momenti indescrivibili, che rimarranno negli almanacchi del calcio italiano. Forse solo dopo la partita con lo Spezia ci siamo resi conto che stavamo compiendo qualcosa di storico.
(Fonte immagine: profilo IG @pordenonecalcio)
PRESENTE E FUTURO
Prima il Venezia e poi da gennaio il Pordenone: a 31 anni Riccardo Bocalon si sente nel pieno della carriera, pronto per scrivere ancora tante pagine di storia per questo club e a raggiungere anche molti traguardi a livello personale, senza porsi limiti.
Cosa ti ha spinto a scegliere Pordenone a gennaio? Se si dovesse riprendere, quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione a livello personale e collettivo?
La volontà della società di puntare fortemente su di me, contando che erano secondi in classifica, è stata la spinta decisiva che mi ha portato a scegliere questa piazza. Ringrazio molto la società per avermi dato la possibilità di giocare con questa maglia. Se si dovesse riprendere, in primis vogliamo rincorrere fino alla fine questo sogno chiamato playoff, e personalmente cerco sempre di migliorarmi ogni giorno per poter rimanere a questi livelli e poter continuare a fare ciò che mi riesce meglio: i gol.
Si ringrazia l’ufficio stampa del Pordenone Calcio per la gentile concessione di questa intervista.
(Fonte immagine in evidenza: profilo IG @pordenonecalcio)