Comuzzo non nasconde la felicità: "La convocazione in Nazionale è un onore. Mi piacerebbe vincere un Mondiale con l'Italia"

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Prosegue l'ottimo periodo di forma di Pietro Comuzzo. Protagonista di alcune ottime prestazioni con la maglia della Fiorentina in questo avvio stagionale di Serie A, il giovane difensore centrale è stato convocato dal Ct Luciano Spalletti per la prima volta con la nazionale maggiore dell'Italia. Il classe ‘05, questa mattina, è stato accolto dai propri compagni nel ritiro degli azzurri e, alcune ore più tardi, ha rilasciato anche un’intervista esclusiva ai microfoni di Vivo Azzurro, dove ha svelato la propria felicità per la chiamata di Spalletti. Comuzzo si è, inoltre, soffermato anche sui propri obiettivi per il futuro di carriera. 

COMUZZO IN CONFERENZA STAMPA: “VORREI GIOCARE E VINCERE UN MONDIALE”

Di seguito riportiamo un estratto delle parole di Pietro Comuzzo, giovane centrale di proprietà della Fiorentina, alla prima chiamata della nazionale di Luciano Spalletti.

CHIAMATA IN NAZIONALE - "Per me è un onore essere chiamato in Nazionale, perché quando uno gioca dà tutto. Essere qui è un riconoscimento per ciò che sto facendo e una grande soddisfazione. Il calcio per me è tutto: lavoro, un modo per esprimermi e per essere felice. Mio papà mi ha convinto a giocare, faceva il portiere, e mi ha trasmesso questa passione”.

ALBORI DELLA PROPRIA CARRIERA - "Ho iniziato giocando nel Tricesimo, per poi passare all’Udinese, dai 6 ai 13 anni. Poi sono stato un anno al Pordenone, prima di arrivare a Firenze. Il primo anno alla Fiorentina, in Under 15, ero insieme a mio fratello Francesco e averlo lì è stato importante per me, facilitandomi l’integrazione, dato che non conoscevo nessuno”. 

MODELLO CALCISTICO - "Mi ispiro a Giorgio Chiellini e alla sua leadership, sia dentro che fuori dal campo. Mi piacerebbe potergli chiedere alcuni consigli”.

SOGNI E OBIETTIVI PER IL FUTURO - "È sempre un’emozione ricevere la chiamata, poter giocare con questa maglia e cantare l’inno. Non si può raccontare, ma solo vivere. I ragazzi qui sono tutti straordinari. Sogni? Mi piacerebbe giocare un Mondiale con l’Italia e magari anche vincerlo… a livello di club vorrei vincere la Champions League. Se bisogna sognare bisogna farlo puntando più in alto possibile”.

 

 

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Scritto da

Cosimo Fratoni