Juric dopo il match contro l’Inter: “Speriamo in un miracolo per Schuurs”

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Dopo il match tra Torino e Inter, in conferenza stampa è intervenuto l’allenatore granata Ivan Juric. Spazio ai commenti sulla prestazione dei suoi, con un pensiero, inevitabilmente, alle condizioni di Schuurs.

CONDIZIONI DI SCHUURS – “Non sembrano buone notizie…Speriamo succeda un miracolo, ma le sensazioni non sono positive. E’ difficile dire cosa si sia fatto, vedremo domani con la risonanza. Ma per com’è andata, ci sembra abbastanza grave”.

DOPO L’USCITA DI SCHUURS LE DIFFICOLTÀ – “La squadra fino al gol ha fatto una grande partita, mi è piaciuta anche come spirito e si comportati bene. Poi mancando già Buongiorno, Djidji e Zima, diventa difficile. Sazonov ha voglia di imparare ma ha fatto fatica ad entrare in partita, abbiamo perso le marcature…I ragazzi, vedendo la reazione, si vede che Schuurs è molto amato…Mi sembrava una cosa di qualità dei giocatori”.

PREOCCUPAZIONE MAGGIORE DI JURIC – “Tutto un po’, ma fino al 60′ abbiamo fatto molto bene. Dobbiamo rimanere lucidi e concentrati, speriamo di recuperare Buongiorno e Zapata. Pellegri ha fatto bene. Cercheremo di uscire dalla situazione negativa, è lunga: oggi tutti hanno dato tutto fino alla fine, questo mi rincuora. Sono convinto che si può fare bene”.

PROVA DEI TREQUARTISTI – “Abbiamo fatto un’ottima gara, anche Bellanova e Lazaro. Ci è mancata un po’ di qualità negli ultimi situazioni, sia Vlasic che Seck. Abbiamo creato tante situazioni. I nostri esterni hanno fatto una bella gara”.

RIPARTIRE DALLA DIFESA A QUATTRO – “Andiamo partita per partita. Per fare il gioco di questi due anni, non possiamo fidarci di un certo rendimento. Abbiamo fatto una difesa a quattro con Ricci che si allargava, lo hanno capito e lo hanno fatto bene. Per 60 minuti ricordo pochi pericoli dell’Inter, hanno tirato poco o niente. Poi senza Schuurs è diventato tutto più difficile. Siamo mancati negli ultimi 20-30 metri. Ci stiamo aprendo a nuove soluzioni, possiamo fare bene giocando anche a quattro ma vedremo la prossima”.

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Scritto da

Samuele Oddi