Terremoto nel calcio italiano: altre 6 squadre coinvolte nel deferimento alla Juventus!

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Sta per scatenarsi un vero e proprio terremoto nel calcio italiano. In seguito al recente deferimento che ha condannato la Juventus ci sarà un approfondimento legale nelle prossime settimane. Tuttavia, sono spuntati i nomi di ulteriori società coinvolte nel caso della manovra stipendi. In particolare, le squadre coinvolte sono Atalanta, Bologna, Cagliari, Sampdoria, Sassuolo e Udinese. L’accusa rivolta a questi club è strettamente legata ai rapporti di partnership con la Vecchia Signora, venendo incluse, quindi, nel processo.

Per precisare la situazione, la Procura federale ha rilasciato un comunicato ufficiale ampiamente esplicativo, riportato in seguito:

” In relazione all’ultimo aspetto, relativo ai rapporti di partnership, la stessa violazione dell’art.4 comma 1, del CGS, è contestata, oltre che a Paratici, anche a Cesare Gabasio, soggetto che svolgeva attività all’interno o nell’interesse della società Juventus. L’accusa è di aver violato i principi di lealtà, correttezza e probità, in relazione al fatto di aver trattato, sottoscritto o comunque pattuito con le società Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Bologna e Cagliari accordi confidenziali aventi ad oggetto operazioni di mercato relative all’acquisto e/o alla cessione e/o al riscatto di calciatori.

Il tutto è avvenuto senza provvedere al deposito della relativa modulistica federale presso la Lega di Serie A e/o provvedendo a depositare modulistica federale recante pattuizioni in tutto o in parte diverse da quelle effettivamente concluse, così tenendo una condotta di palese elusione della normativa federale che, per ragioni di trasparenza, impone di dare adeguata evidenza agli accordi aventi ad oggetto il trasferimento dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori.

Al riguardo, le posizioni dei club e dei rispettivi dirigenti che hanno realizzato tali rapporti con la Juventus saranno valutate all’esito delle ulteriori indagini in corso, ad oggi coperte da segreto istruttorio, a seguito della trasmissione degli atti dell’indagine penale da parte della Procura della Repubblica di Torino alle Procure competenti lo scorso 24 febbraio 2023″.

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Simone Rippa